Vai al contenuto

Gioco erotico sfocia in tragedia: uccide la moglie con un sex toy

Pubblicato: 19/07/2019 19:17

Un uomo di 52 anni in Germania ha ucciso la moglie di 49 anni mentre stavano praticando del sesso sadomaso. Si è difeso dicendo che tra lui e la consorte i rapporti erano sempre consensuali ma il figlio della donna non pensa sia andata così. Il giudice l’ha condannato a 18 mesi di carcere, con pena sospesa, con l’accusa di omicidio colposo.

La vicenda

A riportare quanto accaduto a una coppia tedesca è il quotidiano Bild. Ralph Jankus, 52 anni, e la compagna Christel, 49 anni, si erano sposati l’anno scorso e, durante la luna di miele trascorsa a casa, hanno esagerato facendo l’amore e praticando giochi sessuali per 48 ore. Proprio uno di questi giochi non è andato a buon fine. La moglie è morta a causa di un oggetto, un giocattolo sessuale a forma di uncino, di 20 cm che le ha perforato l’intestino. Jankus è stato accusato di omicidio colposo in quanto ha avvertito i soccorsi 4 giorni dopo l’accaduto, quando ormai per la coniuge non c’era più nulla da fare. Durante il processo al marito, il giudice Johannes Hochgürtel della corte di Krefeld nello stato occidentale del Nordreno-Westfalia, riguardo al giocattolo che ha ucciso la donna ha detto: “Era un oggetto con punte o setole“.

Il processo

Ralph Jankus, durante l’udienza, ha affermato che si è trattato di un incidente, che lui amava la moglie e che con lei condividevano la passione per il sadomaso. Subito dopo la sua morte aveva scritto sul suo profilo Facebook, adesso rimosso: “Purtroppo, devo comunicarvi che la mia amata moglie è morta improvvisamente dopo soli otto giorni di matrimonio, sono disperato“. Il giudice ha stabilito che a uccidere Christel sono state le ferite interne provocate dall’oggetto. Mentre pronunciava il verdetto, una pena detentiva sospesa di 18 mesi nei confronti del marito, ha aggiunto: “Possiamo supporre che si sia trattato di sesso consensuale. È probabile che l’imputato non ripeterà pratiche sessuali così pericolose“.
La settimana scorsa un portavoce della corte della città di Krefeld ha fatto sapere che un rapporto psichiatrico ha dimostrato come l’imputato fosse pienamente conscio delle sue azioni.

Le dichiarazioni del figlio della donna

Il quotidiano britannico DailyMail riporta anche la versione del figlio 30enne della vittima. Per il ragazzo la madre aveva subito maltrattamenti da piccola ed era mentalmente instabile, inoltre, per lui era succube del marito e da qualche tempo indossava vestiti che le coprivano le ferite provocatele dall’uomo. Ha confessato anche che nel 2018 era fuggita da un rifugio per donne maltrattate e al suo ritorno aveva deciso di voler sposare Jankus. Il 30enne ha detto: “Aveva ferite su tutto il corpo e soprattutto nella zona genitale. L’ho avvertita che stava sopportando troppo“. Dopo aver rivelato che l’uomo abusava, maltrattava e umiliava la madre ha aggiunto: “Penso che lei lo amasse comunque“.

Ultimo Aggiornamento: 19/07/2019 19:39