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Messico, scoperte 5 barriere coralline: ricercatori chiedono di tutelarle

Pubblicato: 22/07/2019 19:43

Le profondità marine nascondono ancora sorprese e insondabili misteri. Qualche giorno fa un gruppo di ricercatori ha annunciato la scoperta di ben 5 barriere coralline al largo delle coste messicane. Secondo il comunicato diffuso dal Dipartimento federale per l’Educazione e la Ricerca, queste occuperebbero un’area sommersa di oltre 1100 ettari.

Dove si trovano le barriere coralline?

I ricercatori dell’Istituto Tecnologico Nazionale del Messico hanno svolto i loro studi nei mari di Veracruz, zona già nota agli appassionati di vita sottomarina per la presenza del Parco Nazionale Corallino Veracruzano. Le 5 barriere, finora sconosciute, si trovano in parte all’interno e in parte all’esterno dell’area marina protetta.

Le caratteristiche delle barriere scoperte

La barriera più lunga si trova al largo della laguna di Tamiahua, nei pressi della città di Tampico: è lunga 5 chilometri e larga 700 metri. Oltre ad essere la più lunga, vince anche il titolo di barriera più settentrionale tra le 5 oggetto di scoperta.

In generale, i corpi di corallo si trovano a profondità superiori a 8 metri. Alcuni di essi, situati oltre 40 metri sotto il pelo dell’acqua, sono ecosistemi fondamentali per la sopravvivenza di specie animali messe in pericolo dal surriscaldamento dei mari. A queste profondità infatti possono trovare fresco rifugio dalle temperature troppo elevate delle acque oceaniche superficiali.

Un ecosistema da tutelare

Ana Lilia Gutiérrez Velázquez e Leonardo Ortiz Lozano, membri del team di ricerca, evidenziano l‘importanza di questa scoperta. Le barriere coralline sono infatti parte fondamentale della catena alimentare marina e sono caratterizzate da elevata biodiversità.

Sofisticati e complessi santuari, a livello mondiale ospitano migliaia di specie e si calcola che quasi un quarto della fauna marina dipenda dalle barriere. Le barriere però sono tanto preziose quanto fragili, e sono messe particolarmente sotto pressione dal cambiamento climatico e dall’inquinamento antropico. Per questo motivo, i ricercatori messicani chiedono che venga elaborato al più presto uno schema di protezione legale che tuteli i corpi corallini appena scoperti. È fondamentale che la zona non sia coinvolta in progetti di estrazione petrolifera o altri piani di sfruttamento delle risorse naturali.

Ultimo Aggiornamento: 23/07/2019 11:08