Una fotografia molto significativa quella che ci restituisce l’Istat nel suo ultimo rapporto, Cent’anni e non sentirli, sui connazionali che hanno superato i 100 anni. L’Italia si classifica in testa all’Europa per la presenza di questi anziani cittadini, insieme alla Francia, con numeri aumentati esponenzialmente negli ultimi anni. In larga misura si tratta di donne, 84%, residenti al Nord, con la Liguria regione con più ultracentenari.
Aumentano i centenari in Italia: il rapporto dell’Istat
I numeri fino al primo gennaio 2019 parlano chiaro: l’Italia è il Paese dei nonni, spesso anche bisnonni. Sono 1.112 le persone con 105 anni e più ancora vive, 5.882 dal 2009 al 2019, informa l’Istat, di cui lo 0,5% sono stranieri. Un raddoppio del 136% in due anni, che vede in testa le donne, le quali raggiungono il 100% per quanto riguarda le persone sopra i 110 anni, ben 21. La più anziana ha 113 anni e risiede in Emilia Romagna. Sono ben 14.456 gli italiani sopra i 100 anni, con il 16% di uomini.
Scomparsi i nati nel XIX secolo
L’Istituto di statistica ci informa anche che non sono più in vita i nati nel 1800, con la stima che si ferma al 1903. Tra gli ultra-105enni 338 vivono nel Nord Ovest, 225 nel Nord Est, 207 al Centro, 230 al Sud e 112 nelle Isole. In testa per la presenza di anziani la Liguria, il Friuli Venezia Giulia e il Molise, di cui l’80,1% degli uomini sono vedovi e l’86% delle donne vedove. L’Istat fa osservare come tra questi “il 13,6% è ancora coniugato mentre per le donne la percentuale scende all’1,4%“.
Solo il 15% dei centenari vive in un istituto, mentre i nomi più diffusi sono Giuseppe e Maria. Infinte, la maggior parte dei centenari muore in inverno, con il 40% dei semi-supercentenari scomparsi tra dicembre e marzo. Questo spaccato concentra l’attenzione su una popolazione anziana in crescita, che necessiterà sempre di più di un welfare accurato e, soprattutto, di chi se ne prenda cura.