Una professoressa è finita in carcere dopo aver fatto sesso diverse volte con un suo alunno di 13 anni.
La vicenda è accaduta in una scuola dello Stato dell’Arizona e ha visto come protagonista la 28enne Brittany Zamora.
La professoressa gli mandava anche foto e video hard
Il tutto ha avuto inizio nel marzo 2018. In quel periodo, i genitori dell’alunno 13enne erano venuti a conoscenza della relazione di natura sessuale tra l’insegnante 28enne e il figlio. In particolare, la madre aveva avuto modo di leggere delle chat del ragazzo, tra cui quelle intrattenute con la professoressa.
In una di esse, la donna gli aveva scritto: “Se potessi lasciare il mio lavoro e fare sesso tutto il giorno con te, lo farei”, “Vorrei fossi qui“, “Ti giuro che ogni giorno sei più sexy“, “Ti voglio ogni giorno senza limiti di tempo“. In aggiunta, sul cellulare del minorenne, la mamma aveva rinvenuto anche una serie di immagini e video pornografici inviati dall’insegnante.
Immediatamente, i genitori avevano contattato le autorità competenti e la donna era stata arrestata.
Condannata a 20 anni di carcere
All’inizio del mese di luglio di questo anno, tuttavia, è terminato il processo. La professoressa si è dichiarata colpevole delle accuse correlate alla relazione sessuale con l’alunno e, di fronte alla Corte Suprema di Phoenix, ha dichiarato: “Mi vergogno delle mie azioni e ho un forte rimorso e un completo rimpianto per ciò che è accaduto”.
Nonostante i suoi rimorsi, il giudice l’ha condannata a 20 anni di reclusione e al pagamento di un’ammenda di oltre 1 milione di dollari.
“Non è un mostro”
Al termine del processo, è intervenuto il legale della professoressa 28enne, l’avvocato Belen Olmedo Guerra, che non ha ammesso la colpevolezza della sua cliente: “Ho rappresentato Brittany Zamora per quasi 16 mesi e posso dirvi che non è un mostro. Brittany non è una predatrice sessuale e le accuse che le vengono imputate non riguardano cose che lei ha fatto”.
Ha, inoltre, accusato Timothy Dickey, il preside della scuola media in cui la Zamora insegnava, sostenendo che si fosse rifiutato di cambiare di classe il 13enne: “La mia assistita supplicò il preside di spostarlo, perché l’adolescente era ossessionato da Brittany. Non lo sto inventando, l’ho appreso dallo stesso preside Dickey”.