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Sciopero nazionale: bancomat a rischio il 1 e 2 agosto

Pubblicato: 29/07/2019 17:57

Sono previsti disagi ai bancomat il 1 e 2 Agosto a causa dello sciopero nazionale dei portavalori, indetto per il rinnovo del contratto scaduto dal 2015. Le principali banche stanno avvisando i propri clienti che potrebbe non essere possibile prelevare, in filiale e negli sportelli automatici, in queste date. Maggiori problemi potrebbero riguardare i pensionati, ai quali la pensione viene accreditata il primo del mese, ma anche tutti i quali si trovano in zone dove è difficile pagare con il bancomat.

Intesa San Paolo avvisa i suoi clienti

Intesa Sanpaolo ha comunicato ai propri correntisti che “a causa dello sciopero nazionale del trasporto valori proclamato per le giornate dell’1 e 2 agosto 2019, il prelievo di contanti alle Casse veloci automatiche e in filiale potrebbe non essere disponibile. Ti ricordiamo che per prelevare è possibile rivolgersi anche alle tabaccherie convenzionate Banca 5 abilitate al servizio: è possibile ritirare contanti fino a 150 euro e l’operazione è gratuita fino al 31 dicembre 2019”. Ancora nessuna comunicazione da Poste Italiane.

Lo scioperò è particolarmente temuto perché il 1 e 2 Agosto segnano per molti italiani l’inizio delle vacanze estive, con il primo grande esodo verso le destinazioni di riposo la richiesta di contante sarà infatti elevata.

Ancora nessun accordo tra sindacati ed aziende

La mobilitazione, promossa dai sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, coinvolgerà 70 mila tra addetti alla vigilanza e dei servizi fiduciari, per i soli addetti alla sicurezza degli aeroporti lo sciopero slitta invece al 6 settembre. Il negoziato è avviato da più di 3 anni, ma i sindacati e le aziende hanno continuamente respinto le rispettive proposte. Non si è ancora infatti giunti ad un accordo su temi come incremento del salario, sicurezza e salute. Ulteriori distanze si sono registrate negli ultimi incontri sul tema dell’orario di lavoro” sottolinea Filcams.

I sindacati hanno finora respinto fermamente le proposte delle imprese, definendole prive di regole e ad prerogativa esclusivamente imprenditoriale.