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Prato, madre e figlio autistico sfrattati dalla casa popolare perché possiedono un camper

Pubblicato: 08/08/2019 10:49

La storia di una madre che ha fatto tanti sacrifici per poter avere una casa adeguata al figlio autistico e adesso rischia di perderla. Arriva da Prato la vicenda di Rossana Stella e di suo figlio 27enne, disabile grave. La donna ha comprato un camper per poter portare in giro il ragazzo e adesso le hanno comunicato che dovranno lasciare la loro casa.

L’avviso di sfratto per madre e figlio autistico

Rossana Stella è una madre single di 53 anni che vive con Luigi, il figlio autistico 27enne, in una casa popolare nel quartiere San Giusto a Prato. A riportare la loro storia è La Nazione. Lunedì scorso, 5 agosto, alla famiglia è arrivato un avviso di sfratto dopo 15 anni che vivono in quell’alloggio. Il motivo è l’acquisto di un camper, che serve alla 53enne per portare in giro il figlio, disabile grave. Il ragazzo è alto 1 metro e 90 cm e ha bisogno di spazi ampi per potersi muovere, per questo motivo la madre ha comprato quel determinato mezzo e non una comune utilitaria. Ma, come si legge nell’articolo del quotidiano, alla legge regionale 96/96 sono state apportate delle modifiche, nel gennaio scorso. Queste prevedono che chi è assegnatario di una casa popolare non possa avere veicoli di potenza superiore a 80 kw, il loro camper ha 96 kw di potenza.
La signora Rossana Stella ha mostrato a La Nazione l’avviso di sfratto:

Le controdeduzioni presentate dalla donna

La signora Stella aveva faticato per ottenere, nel 2004, quella casa popolare al piano terra, adatta alle condizioni del figlio. Ancora incredula per quanto sta accadendo alla sua famiglia, ha detto a La Nazione: “Dove andiamo? A vivere in camper?“. Non vuole rinunciare a quell’alloggio per il quale ha lottato duramente: “Non posso accettare una risposta del genere quando in 15 anni di permanenza in questa casa sono stata sempre scrupolosa nei pagamenti e nel fornire tutta la documentazione richiesta“.
La donna, dipendente dell’Asl, ha cresciuto da sola due figli: uno si è arruolato nell’Arma; l’altro è proprio Luigi, il ragazzone alto che grazie all’acquisto di quel camper riusciva, ogni tanto, a svagarsi. La domenica, lui e la madre vanno al mare, o in qualche campeggio, fanno brevi gite. “I brevi viaggi in camper che ogni tanto facciamo lo tranquillizzano e lui si svaga“, ha spiegato la donna, che ha continuato: “Non credevo di essere capace di guidare un camper, ma quando ho visto che Luigi era felice sono riuscita a fare anche questo“.

Rossana Stella aveva provato a portare il figlio in delle strutture prima di avere il camper, ma non era andata bene: “In precedenza avevo provato qualche giorno in albergo o in bungalow ma sono state esperienze fallimentari, il camper invece è come una casa per il mio Luigi“. Così, dopo lo sfratto, ha presentato delle controdeduzioni allegando una certificazione dei servizi psichiatrici. L’allegato attesta che l’acquisto del mezzo è finalizzato alla cura e alla riabilitazione del figlio“.

Le risposte del Comune

L’assessore ai servizi sociali del Comune di Prato, Luigi Biancalani, ha commentato così la vicenda: “Conosco il caso e umanamente sono dispiaciuto“. Ha continuato: “Studieremo attentamente le controdeduzioni della signora ed è logico che non saremo subito così fiscali. Lo sfratto intanto verrà rimandato“. Infine ha concluso dicendo: “Sono un uomo di buon senso, non un burocrate, e nei miei limiti cercherò di convincere la Regione a modificare le regole“. O perlomeno a fare un’eccezione alla regola, non prevista attualmente dalle modifiche apportate. Nel frattempo, la storia di Rossana e Luigi ha commosso e indignato tutta la popolazione e in molti si sono mobilitati per dimostrare la propria solidarietà. Anche l’associazione A.S.Ha.Pisa Onlus (che si occupa di diritti dei disabili) con sede a Pontedera, si è messa in contatto con la famiglia mobilitandosi per offrire il proprio aiuto.

L’assessore regionale con delega alla casa, Vincenzo Ceccarelli, ha detto: “Mi sembra un caso degno di essere approfondito e se possibile risolto“. E anche altri esponenti politici hanno espresso i loro pareri: “Il Comune di Prato e la Regione intervengano per scongiurare lo sfratto: siamo a fianco della signora Rossana e a disposizione per aiutarla“, ha detto Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia. Claudio Belgiorno, consigliere comunale dello stesso partito di Donzelli, ha proposto: “Una fondazione benefica metta a disposizione un camper in comodato d’uso gratuito“.