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Vicenza, tumore al cervello: salvata in extremis bimba di 1 anno

Pubblicato: 20/08/2019 12:48

Un intervento quasi miracoloso si è svolto nel reparto di neurochirurgia dell’Ospedale San Bartolo di Vicenza. Dopo più di 5 ore sotto i ferri, l’équipe medica ha salvato una bimba di 1 anno, affetta da un tumore al cervello

La vicenda è avvenuta circa due settimane fa, ma, a causa della delicatezza della situazione, è stata diffusa solo in questi giorni. 

Il tumore al cervello era grande quanto una mela

Secondo quanto dichiarato da fonti mediche, la bimba di 1 anno aveva iniziato a soffrire di particolari mal di testa e perdite di equilibrio, fino al ricovero d’urgenza in coma in ospedale. Qui, i medici avevano scoperto la causa del malessere. 

La piccola, infatti, aveva un tumore al cervello di dimensioni così estese che stavano impedendo il passaggio del sangue e avevano occluso le vie di scarico del liquido del sistema nervoso. In particolare, si trattava di una massa tumorale piuttosto rara e, seppur benigna, stava rischiando di essere fatale. Tra l’altro, probabilmente, aveva iniziato a svilupparsi fin dai primi mesi di vita della bambina.

Il delicato intervento chirurgico

A seguito degli esiti della tac e della risonanza magnetica, la bimba era stata immediatamente intubata e trasferita nel reparto di terapia intensiva pediatrica.

Successivamente, l’équipe medica, guidata dal professore Lorenzo Volpin, il primario del reparto di neurochirurgia, aveva optato per sottoporre in extremis la piccola a un delicato intervento chirurgico. L’operazione, durata più di 5 ore, è stata piuttosto delicata.

In effetti, tramite un’incisione della corteccia cerebrale e un foro di un paio di centimetri, è stato asportato totalmente il tumore e sono state ripulite le cavità cerebrali che la massa aveva invaso.

Il decorso post-operatorio sta andando al meglio

Sebbene la sua vita fosse appesa a un filo, attualmente la bambina vicentina sta meglio e sta affrontando ancora il decorso post-operatorio.

Inoltre, è possibile che, data la complessità dell’intervento, la procedura chirurgica sia destinata a fare scuola.