Ha rinunciato alle cure contro il cancro che l’aveva colpita, sottoponendosi a una chemio meno invasiva pur di far nascere la figlia. 3 mesi dopo la gioia della maternità, però, è morta proprio a causa della malattia, un tumore al seno particolarmente aggressivo che non le ha dato scampo. La diagnosi era arrivata un mese dopo la scoperta della gravidanza, che la donna, 29 anni, ha scelto di portare avanti con coraggio e amore.
Rinuncia alle cure per far nascere la figlia
Glory aveva soltanto 29 anni e una grandissima gioia nel cuore: era diventata mamma appena 3 mesi fa, nonostante un cancro al seno particolarmente aggressivo e la paura del domani.
Per portare a termine la gravidanza ha scelto di rinunciare alle sedute di chemioterapia standard, affidandosi a un trattamento meno invasivo pur di dare alla luce la sua piccola.
Di origini nigeriane, era arrivata a Treviso 9 anni fa e aveva costruito il sogno di una famiglia con il compagno, Samuele, che crescerà la loro bimba nel segno del suo immenso amore.
La diagnosi nei primi mesi di gravidanza
Il cancro era stato diagnosticato nel 2018, durante i primi mesi di gravidanza della donna. A nulla è servito un intervento chirurgico, se non a portare alla luce un quadro più compromesso di quanto previsto. Inizialmente si pensava a una mastite, ma la realtà ha distrutto ogni aspettativa: tumore triplo negativo alla mammella.
Davanti al bivio più difficile della sua vita, la 29enne ha deciso con fermezza: avrebbe potuto optare per il trattamento standard, più invasivo di quello ‘soft’ che ha scelto per tutelare la salute della bimba che portava in grembo.
La piccola è nata 3 mesi fa, gode di ottima salute ma la sua mamma non ce l’ha fatta. Si è spenta il 18 agosto scorso, stroncata dalla malattia che ha infranto il suo sogno d veder crescere la figlia.