L’aggressione era avvenuta un anno fa su una spiaggia di Jesolo. La giovane vittima, all’epoca dei fatti 15enne, era stata stuprata da un ragazzo di 25 anni di origine senegalese, Mohamed Gueye. A sua volta però il 25enne aveva accusato la giovane di essere stata consenziente e che non si è mai trattato di stupro. A distanza di un anno è arrivata la sentenza.
Stupro Jesolo: la condanna
Una condanna che farà presto discutere quella a carico del 25enne senegalese Mohamed Gueye. La sentenza, letta ieri pomeriggio dal Gup di Venezia, ha stabilito una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per il senegalese. Il processo che si è svolto con rito abbreviato e si è concluso a circa un anno dal fatto.
La condanna si è rivelata inferiore rispetto a quanto richiesto dal pm Massimo Michelozzi che invece aveva chiesto 6 anni e 6 mesi.
Lo stupro in spiaggia
La denuncia era arrivata intorno al 24 agosto dello scorso anno. Una vacanza che si è trasformata in un incubo per una giovanissima di soli 15 anni di origine triestina; la giovane si trovava insieme ai suoi amici tra i locali del litorale, quando, stando al suo racconto, un giovane straniero identificato poi nel 25enne Mohamed Gueye, si è avvicinato a lei convincendola a seguirlo. Una volta rimasti soli sulla spiaggia l’uomo l’ha violentata lasciandola da sola urlante e piangente una volta concluso l’atto.
Grazie alle telecamere di sorveglianza, la squadra mobile di Venezia è riuscita a risalire al giovane. Il 25enne era già noto alle forze dell’ordine a causa delle sue attività illegali legate alla droga. Gueye infatti era uno spacciatore molto attivo tra Mestre e Jesolo.
Versioni discordanti
Mohamed Guye aveva però negato di aver stuprato la giovane, la sua versione dei fatti ritraeva un rapporto consenziente. Versione che non è mai stata presa in considerazione poiché per gli investigatori le prove erano schiaccianti.