Una vacanza finita in tragedia quella di una famiglia originaria di San Pietroburgo in vacanza in Turchia. Una coppia di genitori ha assistito impotente alla morte della figlia 12enne risucchiata dalla pompa della piscina.
Risucchiata dalla pompa della piscina
Stava nuotando tranquilla nella piscina del resort Sunhill Hotel in Turchia, quando la giovanissima Alisa Adamova è finita sott’acqua senza più riemergere. Il padre che, che la stava tenendo d’occhio, è immediatamente intervenuto scoprendo che la figlia era rimasta con il braccio incastrato in una pompa. Nonostante l’aiuto di altri turisti presenti, la piccola è rimasta sott’acqua per 15 minuti, troppo tempo.
Quando il personale della struttura è riuscita a togliere l’energia alla pompa, Alisa è stata riportata in superficie. I soccorritori sono riusciti a rianimarla e a portarla in ospedale ma dopo 11 giorni è deceduta.
Una nuotatrice provetta
La giovanissima Alisa, raccontano i genitori, era una nuotatrice provetta, ma a nulla è valso contro la forza tirante della pompa. Secondo testimoni oculari, riporta il The Sun, tutto il braccio e metà spalla erano stati risucchiati dal macchinario e sul posto non erano presenti i bagnini.
Sono stati i turisti presenti a prestare i primi soccorsi, come la respirazione bocca a bocca. Così racconta un turista polacco, Tomasz Grushalski, “Abbiamo chiamato lo staff dell’hotel per spegnere la pompa, ma nessuno di loro si è presentato – si legge sul The Sun – ci sono voluti dieci minuto per spegnerla e quando l’hanno fatto è stato ancora difficile tirarla fuori”.
Medici dalla Russia per salvare la piccola
Come raccontato dalla madre della piccola Alisa all’agenzia stampa Fontanka, alcuni medici sono volati direttamente dalla Russia per cercare di salvare la piccola, ma ogni tentativo è stato vano, nonostante qualche segno di miglioramento Alisa è morta a soli 12 anni. “Sappiamo che la vita deve andare avanti ma non saremo mai più gli stessi”.
Dalla Russia è stato richiesto alle autorità russe di fare immediatamente chiarezza su quanto accaduto: “Speriamo che la giustizia turca individui al più presto i colpevoli di questa tragedia e agisca nel più breve tempo possibile, attuando le dovute punizioni”.