Ha salvato una donna dal suicidio, convincendola a desistere prima che di gettasse da un ponte e finendo per essere acclamato come un eroe. Ma quel proposito di morte sventato per un soffio in soccorso di una sconosciuta è lo stesso che albergava nel suo cuore. Il 49enne Alan Mattocks si è tolto la vita pochi giorni più tardi, lasciando dietro il terribile epilogo una scia di interrogativi insoluti. Un uomo buono, un padre amorevole e attento: è così che lo descrive sua moglie, che non avrebbe mai intercettato alcun sintomo di sofferenza nel suo sguardo, o in un suo gesto. Viveva nella città inglese di Stoke-on-Trent, ed era padre di 3 bambini.
Salva una donna dal suicidio, poi la fine
A Stoke-on-Trent, città nel cuore del Regno Unito, si fa fatica a credere che un uomo senza apparenti ombre come Alan Mattocks si sia tolto la vita. Eppure è questa la cronaca di un suicidio come tanti, purtroppo, ma dai contorni resi ancora più assurdi da quanto accaduto 19 giorni prima della sua fine.
Secondo quanto riportato dal Mirror, che ha raccolto le dichiarazioni di sua moglie, l’uomo si era reso protagonista di un gesto eroico: aveva salvato una donna che voleva lanciarsi da un ponte, preferendo intervenire in soccorso di una sconosciuta piuttosto che voltarsi dall’altra parte.
Il 49enne, padre di 3 bambini, si era accorto della su presenza su un cavalcavia e, intuito il tenore della situazione, l’ha aiutata a riflettere scongiurando il peggio.
Una vita apparentemente serena
Come spesso accade, dietro simili fatti c’è un sommerso di sofferenze difficili, se non impossibili, da intercettare. La moglie del 49enne si è detta sconvolta per non aver notato alcun segnale allarmante nella sua esistenza.
“Siamo stati fuori la sera prima. Non avevo idea che qualcosa lo turbasse. Andava tutto bene. Non lo ritenevamo capace di una cosa del genere. Era un padre devoto e un membro molto popolare della comunità“.