Migliaia di lattine di tonno sono state ritirate dal mercato in seguito all’allarme alimentare lanciato dall’AESAN, l’Agenzia Spagnola di Sicurezza Alimentare e Nutrizione, che ha rilevato la presenza di botulino nel tonno commercializzato dalla catena di supermercati DIA in Spagna. Anche se sembra non riguardare direttamente il mercato italiano, l’allarme potrebbe sicuramente interessare i turisti italiani che si sono recati nella Penisola Iberica per trascorrere le vacanze.
Il lotto di tonno contaminato da botulino
Sono in tutto 3.420 le lattine di tonno contaminato da botulino che sono state ritirate dagli scaffali dei supermercati DIA in Spagna. L’allarme alimentare lanciato con il Sistema rapido di allerta europeo alimenti (RASFF) riguarda in particolare il tonno inscatolato in lattine da 900 grammi e conservato in olio di girasole. Le autorità sanitarie hanno rilevato la presenza della tossina botulinica all’interno del lotto 19/154 023 02587 con data di scadenza del 31 dicembre 2022.
Ricoverate 4 persone per il tonno contaminato
Come si legge sullo Sportello dei Diritti, 4 persone sono state ricoverate dopo aver consumato un’insalata russa che aveva tra gli ingredienti proprio il tonno in questione e si sarebbero poi sentiti male al punto da allertare i soccorsi. Una delle 4 persone ricoverate è stata già dimessa, nessuno si troverebbe in pericolo di vita. L’azienda che inscatola il tonno ritirato si chiama Frinsa del Noroeste e ha sede in Galizia. Pare che la contaminazione sia avvenuta in fase di produzione e anche della sterilizzazione necessaria finalizzata alla conservazione del prodotto.
Il botulismo è una patologia paralizzante causata dalla tossina botulinica. Il batterio che causa la malattia è il Clostridium Botulinum. Come specifica il portale Epicentro, quando si contrae il botulismo, i sintomi possono presentarsi tra le 6 ore e i 15 giorni successivi e somigliano a quelli di una paralisi neurale: rallentamento e difficoltà nell’esprimersi, annebbiamento e sdoppiamento della vista, affaticamento nell’ingerire, secchezza della bocca, debolezza muscolare che si trasforma in paralisi successiva. Nei casi più gravi può anche portare al decesso.