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Perde la figlia in treno, padre la ritrova dopo 20 anni

Pubblicato: 03/09/2019 18:35

Una figlia svanita nel nulla, nel 1999, durante un viaggio di sola andata verso l’incubo più grande. Ma la soluzione è arrivata, sorprendente e travolgente, a 2 decenni di distanza dalla scomparsa di quella bimba che aveva soltanto 4 anni e di cui si erano perse le tracce in treno, misteriosamente. È il caso di Yulia Gorina, e tutto è iniziato sul vagone di un convoglio tra le città bielorusse di Minsk e Asipovichy.

1999: Yulia Gorina scompare in treno

Fino a poco tempo fa, quella di Yulia Gorina era una delle tante identità ‘congelate’ in un mistero lungo 20 anni, ma il suo è un caso speciale. Era soltanto una bambina quando è scomparsa, nel 1999, durante un viaggio in treno con il padre, che da allora ha attraversato decenni di sensi di colpa e pubbliche accuse.

Secondo quanto riportato da Sun, Viktor e Lyudmila Moiseenko – questo il nome dei genitori – sono stati sospettati di omicidio fino al 2017. C’era sempre un alone di dubbi sul loro conto, e molti si sarebbero convinti fermamente della colpevolezza: assassini spietati e senza movente.

Qualcosa non quadrava, nella ricostruzione ufficiale degli eventi, in quel racconto di un genitore che sosteneva di aver perso di vista la piccola per pochi minuti prima di perderla per sempre. Ma da quel limbo di domande, tra le righe di un cold case apparentemente destinato a rimanere tale, è arrivata la svolta.

Ritrovata dopo 20 anni

Padre e figlia viaggiavano in treno lungo la tratta Minsk – Asipovichy, in Bielorussia, quando l’uomo si sarebbe addormentato. È in quel frangente che Yulia, oggi 24enne, sarebbe stata prelevata da una coppia di cui non conosceva l’identità.

Vittima di un rapimento, dunque, e non della presunta furia omicida dei suoi genitori. Yulia Gorina è stata ritrovata dopo 20 anni, in Russia, dopo essere finita in una città che dista circa 500 km dal luogo dell’ultimo avvistamento.

A dare un decisivo impulso alla vicenda sarebbe stato il fidanzato della ragazza, che tramite una ricerca sul web sarebbe riuscito a ricalcare le trame di un passato che a lei appariva sempre sfocato, quasi informe.

Osservando gli articoli che riportavano le foto della piccola scomparsa, e confrontando i suoi lineamenti con quelli dei due genitori affranti, il giovane avrebbe spinto per un primo incontro.

Poco dopo, la risposta inoppugnabile della scienza: l’esame del Dna ha stabilito che la 24enne è Yulia, la bimba che Viktor e Lyudmila Moiseenko credevano preda di un mistero senza soluzione.

La giovane vive ancora a Ryazan, città in cui fu scoperta a vagare senza meta dopo essere stata rapita da due persone che si sarebbero poi dileguate dopo aver sentito il fiato della polizia sul collo.

Finita in un orfanotrofio, è stata poi adottata e oggi è madre di una splendida bambina. Oltre alla figlia, i genitori di Yulia hanno abbracciato anche la loro nipotina.