Nalani Johnson avrebbe compiuto 2 anni tra pochi giorni, ma la sua vita di bimba spensierata e gioiosa si è spenta sotto un terribile disegno di morte. È successo a Penny Hill, nello Stato della Pennsylvania: la piccola è scomparsa ed è stata ritrovata morta dopo giorni di vane ricerche. La polizia ha stretto il cerchio intorno a una donna, che l’avrebbe rapita per vendicarsi del padre, con cui aveva una relazione. I due adulti avrebbero discusso prima che della piccola si perdessero le tracce, fino al drammatico epilogo. L’ipotesi degli inquirenti è che sia stata uccisa, ma dovranno attendere gli esiti dell’autopsia per formulare un’eventuale accusa oltre quella del sequestro.
Bimba rapita dall’amante del papà
La piccola Nalani Johnson è scomparsa nel nulla il 31 agosto scorso, ma per lei non c’è nessun lieto fine: la bimba di 2 anni che ha tenuto l’America col fiato sospeso è morta.
La polizia ha trovato il suo corpo in un parco di Blairsville, nella contea di Indiana, e a portarlo lì sarebbe stata l’amante del padre, Sherena Nancy, sospettata di averla rapita al culmine di un litigio con l’uomo.
I contorni delle presunte responsabilità della donna si starebbero facendo sempre più imponenti, alla luce delle recenti emergenze investigative sul caso che deporrebbero a favore dell’ipotesi di omicidio.
L’ipotesi di omicidio
Il padre della bambina ha segnalato la scomparsa fornendo una versione nettamente diversa dalla conclusione a cui sono giunti gli inquirenti.
Ha raccontato di aver approfittato di un passaggio della donna, a suo dire sconosciuta, e questa si sarebbe allontanata a tutta velocità con la figlia a bordo, senza lasciargli il tempo di slacciarle la cintura di sicurezza sul sedile posteriore.
Ma la ricostruzione emersa in corso d’indagine va in un’altra direzione, a dipingere un quadro più concreto del possibile movente dietro il rapimento e il presunto omicidio.
Secondo la polizia, infatti, tra i due ci sarebbe stata una relazione clandestina e l’amante, al culmine di una violenta lite con il padre della piccola, l’ha presa con sé.
Coleman McDonough, sovrintendente della contea di Allegheny, teatro della scomparsa, ha parlato alla stampa locale riferendo di un rapporto “appena iniziato e di natura intermittente” tra Johnson e Nancy, nato dopo un primo approccio sui social. L’uomo avrebbe mentito agli agenti con il solo scopo di nascondere la relazione, ma a suo carico non sarebbe emerso alcun elemento penalmente rilevante.
L’arresto della donna
La donna, 25 anni, è stata arrestata poche ore dopo la denuncia di scomparsa presentata dall’uomo. Il provvedimento è scattato dopo un lungo interrogatorio, in cui ha lanciato accuse contro il padre della bambina, a suo dire intenzionato a disfarsi della minore “vendendola per 10mila dollari“.
Secondo questa versione, poco convincente agli occhi delle autorità, si trattava di un piano premeditato per liberarsi della bambina con la complicità di una terza persona.
Sherena Nancy – in ordine al solo rapimento – ha chiamato in correità una seconda donna, dall’identità ancora ignota, che avrebbe prelevato la piccola dopo che lei stessa l’avrebbe condotta in un luogo scelto per la “conclusione dell’affare”.
Ma sulla scena non c’è traccia di questa terza figura, e la polizia ritiene sia un possibile elemento di depistaggio inserito nel racconto per allontanare da sé il fuoco delle indagini. Se l’esame autoptico confermasse lo scenario di un omicidio, la posizione della 25enne potrebbe aggravarsi.