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La fine di un incubo per Alessia Ventura: condannato in via definitiva il suo stalker

Pubblicato: 06/09/2019 16:54

Quella dello stalker di Alessia Ventura è una storia che affonda le sue radici diversi anni fa. Era iniziata nel 2014 con un provvedimento di “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla conduttrice televisiva. Adesso sembra essere giunta alla sua conclusione: il persecutore è stato condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione.

Lo stalker di Alessia Ventura

Si chiama Mirko Sbarra, ed è un 43enne milanese, l’uomo che ha perseguitato per oltre un anno Alessia Ventura. I fatti risalgono a circa 6 anni fa: da maggio 2013 a ottobre 2014, Sbarra ha seguito la presentatrice. L’uomo aveva ricevuto, nel dicembre 2014, un provvedimento di “divieto di avvicinamento” proprio ai luoghi frequentati dalla Ventura “per ragioni di lavoro o di carattere privato“. In un articolo del 2015 de La Repubblica si leggono alcune delle “condotte moleste” tenute dal milanese, “consistenti in reiterati appostamenti“, “tentativi di incontro” e invio di “inquietanti messaggi“. Così, l’ordinanza sul divieto di avvicinamento, firmata dal gip Stefania Pepe, descriveva l’azione di stalking di Sbarra.

I messaggi persecutori inviati alla presentatrice

L’uomo, oltre a pedinarla, inviava dei messaggi ad Alessia Ventura che contenevano “allusioni esplicite a un’inesistente relazione sentimentale tra i due“. Il verbale della denuncia riporta anche che nel giugno del 2013, mentre la presentatrice era in vacanza a Capri, Sbarra si è recato sull’isola. Il 43enne aveva partecipato a “tutti gli eventi organizzati dai locali del luogo ai quali la donna prendeva parte“. E ancora, mentre la Ventura era ospite della trasmissione Verissimo, nell’aprile 2014, aveva notato che lo stalker “era seduto tra il pubblico in prima fila e la fissava con insistenza“.

Così il gup Roberto Arnaldi, nel 2015, lo ha condannato a 8 mesi con la pena sospesa, ma senza attenuanti generiche. Nella denuncia, la conduttrice aveva spiegato, supportata dal suo legale, che i comportamenti dell’uomo potevano costituire un “potenziale attentato alla mia incolumità personale“. Questo in quanto il milanese era in grado di poterla seguire ovunque. Infine, la Ventura aveva confessato: “Oramai lavoro con la paura di incontrarlo“.

La condanna

Nel 2018 la Corte d’Appello di Milano aveva condannato Sbarra in secondo grado per stalking. Adesso, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa, confermando in via definitiva la condanna a 8 mesi di reclusione. Nel verdetto depositato oggi dopo l’udienza si legge che il 43enne avrebbe pedinato la presentatrice “in molteplici occasioni“. Inoltre, avrebbe “contattato un’amica della vittima affinché la convincesse ad accettare le sue avances“. Non solo, come si legge su SkyTg24, lo stalker si era presentato ai genitori della Ventura, portando dei doni e “qualificandosi come suo compagno“. L’uomo si appostava anche fuori dagli studi della Rai e di Radio Montecarlo, luoghi di lavoro della presentatrice. E, infine, l’aveva raggiunta “in una discoteca qualificandosi ai presenti come il suo fidanzato“.

Immagine in evidenza: Alessia Ventura. Fonte: Alessia Ventura/Instagram