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Donna uccide il figlio di un anno perché non ha i soldi per sfamarlo

Pubblicato: 06/09/2019 12:30

Una donna russa di 28 anni è accusata di aver strangolato il proprio figlio di un anno e di averlo seppellito vicino a casa. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, all’origine del gesto ci sarebbero le condizioni economiche della madre che, temendo di non poter più sfamare il bambino, avrebbe deciso di porre fine alla sua vita. La vicenda si è svolta in un villaggio della Baschiria, una repubblica della Federazione Russa, e ha visto coinvolte le forze di polizia locali, alle quali la donna avrebbe confessato il crimine. Se confermate, le accuse potrebbero portare ad una condanna tra gli 8 e i 20 anni di carcere.

L’iniziale denuncia per scomparsa

Come si legge nei comunicati ufficiali presenti sul sito del Comitato Investigativo russo, Yulia Khabitova avrebbe inizialmente fatto credere di aver perso le tracce del figlio nella giornata del 29 agosto. Dopo essersi svegliata, avrebbe così denunciato alle forze dell’ordine la scomparsa del bimbo, ma, nonostante ciò, le successive indagini avrebbero fatto emergere in poco tempo la verità. Già il 31 agosto, infatti, dopo aver mobilitato un imponente gruppo di ricerca, i poliziotti avrebbero condotto la donna a confessare l’omicidio e il luogo in cui ritrovare il piccolo corpo.

Ucciso e avvolto in una coperta

Il bambino era stato sepolto a più di mezzo metro sotto terra, avvolto in una normale coperta di casa: in un video, diffuso dalla polizia investigativa, si vede la donna, tremante, mostrare agli agenti le modalità con le quali avrebbe sepolto il cadavere, utilizzando come riferimento una bambola. Secondo la ricostruzione del Daily Mail, la Khabitova avrebbe confessato di non avere più avuto né il cibo, né il denaro necessari per sfamare il figlio. Ora la 28enne, che ha anche un’altra bambina di 5 anni, dovrà difendersi da accuse pesantissime, per le quali potrebbe passare in prigione fino a 20 anni. A tal proposito, la polizia fa presente di aver già avviato ulteriori indagini, in merito al profilo psicologico e psichiatrico dell’interessata.