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Monza, stomaco asportato “per errore” a una 53enne: a processo 2 medici

Pubblicato: 13/09/2019 13:12

Due chirurghi dell’Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni si troverebbero accusati dalla Procura di Monza di lesioni colpose gravissime per aver diagnosticato per errore ad una paziente di 53 anni un tumore maligno allo stomaco, effettuando l’asportazione totale dell’organo e provocandole così una “malattia certamente o probabilmente insanabile“, ovvero l’assenza dell’organo stesso. A riferire la notizia è Ansa che riporta le dichiarazioni del legale della donna di 53 anni.

Le presunte responsabilità dei medici

Gli errori contestati ai due medici dell’Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni risalirebbero addirittura alla diagnosi. Infatti, stando a quanto sostenuto dal legale della paziente 53enne, Francesco Cioppa, alla donna sarebbe stato diagnosticato un tumore maligno allo stomaco dai due dottori che avrebbero sbagliato ad analizzare gli esiti di un esofago-gastro-duodenoscopia e di una Tac addominale nel 2016.

Un altro errore fatale sarebbe poi stato quello di non aspettare i risultati di due biopsie, senza – secondo l’accusa – informare la paziente che pure aveva firmato il “consenso informato” all’operazione di asportazione. Inoltre, l’avvocato della donna sostiene che i dottori non abbiano motivato alla sua assistita la decisione di procedere a un’asportazione totale e non parziale dello stomaco, da privilegiare in ogni caso. I dottori non avrebbero neanche effettuato altre biopsie durante l’intervento per ottenere “ulteriori elementi di valutazione“.

Secondo l’accusa, dopo l’intervento di gastrectomia totale avvenuto il 4 aprile del 2016, la donna di 53 anni per circa 10 mesi avrebbe vissuto un calvario, perdendo 30 chilogrammi e di fatto non conducendo una vita normale a causa degli errori dei due dottori.

A processo i due chirurghi

Il pubblico ministero di Monza, Alessandro Pepè, ha deliberato la citazione diretta a giudizio dei due chirurghi con l’accusa di lesioni colpose gravissime per l’asportazione dello stomaco ritenuta errata alla paziente 53enne. La donna si sarebbe costituita parte civile al processo e come responsabile civile nel procedimento si troverebbe citata la Multimedica Spa.

L’avvocato Francesco Cioppa rileva “insieme all’inaudita gravità del comportamento negligente ed imperito mantenuto dagli imputati, l’incomprensibile ed inaccettabile indifferenza mostrata sia da questi, sia soprattutto dalla struttura sanitaria in cui questi operavano ed operano, nei confronti delle sorti della paziente e delle immani sofferenze a lei inferte“.