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Macerata, sesso con l’amico minorenne della figlia: indagata una mamma 40enne

Pubblicato: 14/09/2019 11:03

Una donna 40enne della provincia di Macerata è indagata per violenza sessuale e detenzione di stupefacenti. Nella sua casa, dove viveva con il marito e la figlia, si sarebbero consumati dei rapporti sessuali con un ragazzo di appena 15 anni. Una vicenda contorta e sulla quale ancora si sta indagando per fare luce.

La vicenda

Un ragazzo di 15 anni della provincia di Macerata, andava spesso a trovare un’amica, coetanea. Nella casa di quella famiglia qualunque, però, sarebbe accaduto qualcosa di torbido. L’adolescente si sarebbe ritrovato coinvolto ad avere rapporti sessuali con la mamma 40enne dell’amica. L’ha raccontato lui stesso alla propria madre, la quale, non appena appreso quanto stava accadendo, è andata a denunciare i fatti. Sarebbe avvenuto tutto tra il 2014 e il 2015, come riporta Il Resto del Carlino. Addirittura alcuni rapporti sarebbero stati consumati mentre il marito della donna dormiva nell’altra stanza.

Lo sfogo del ragazzino di 15 anni coinvolto nei rapporti sessuali

I rapporti tra i due sarebbero continuati indisturbati per circa 7-8 mesi, finché lui non ha confessato tutto alla propria madre. Nello sfogo, il 15enne fa riferimento anche all’uso di marijuana, che sarebbe stata consumata durante qualcuno degli incontri in casa della donna. La madre, scioccata dal racconto del figlio, va a denunciare il fatto. Immediatamente scattano le indagini e la perquisizione dentro l’abitazione della famiglia. Gli agenti, però, non trovano alcuna sostanza stupefacente.

I messaggi in chat tra la 40enne e l’amico della figlia

In compenso, durante le indagini, sono emersi alcuni messaggi tra la 40enne e l’amico della figlia, scambiati sia su Messenger che su WhatsApp. Alcuni di questi, piuttosto espliciti, farebbero riferimento ai rapporti sessuali intrattenuti; in altri, addirittura, si parlerebbe di orge che vedrebbero coinvolti altri ragazzi, poco più grandi del 15enne. Tutto questo sarebbe avvenuto mentre il marito e la figlia della donna erano in casa. Il Resto del Carlino, riporta alcuni stralci delle chat, in cui si aggiungerebbe proprio l’elemento della droga. Frasi come “Andiamo a comprare Maria” sarebbero rivelatrici del riferimento alla marijuana.

Una storia alquanto oscura, sulla quale si sta cercando di chiarire e che, adesso, finirà in tribunale. Per i primi di ottobre è, infatti, attesa l’udienza preliminare. La 40enne, che è indagata per violenza sessuale e detenzione di stupefacenti (non ai fini di spaccio), è difesa dall’avvocato Annarosa Belsanti. La quale ha già fatto notare che della marijuana non è stata trovata alcuna traccia né in casa della sua assistita né altrove.
Pochi mesi fa era avvenuta una vicenda simile a Torino: una 42enne era finita in manette per aver intrattenuto rapporti sessuali con un amico minorenne della figlia, insieme al quale consumava marijuana.