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Nigeria: l’esercito nega di aver arrestato migliaia di bambini

Pubblicato: 18/09/2019 19:45

L’esercito nigeriano avrebbe arrestato e detenuto migliaia di bambini in condizioni inumane, accusandoli di essere complici di Boko Haram, l’organizzazione terroristica jihadista diffusa nel Paese. È quanto emerge da un rapporto dell’Ong Human Rights Watch (HRW), che si occupa di monitorare le violazioni delle norme internazionali sui diritti umani. Secondo la ricerca, molti di questi bambini, anche piccoli, sarebbero tenuti in prigione senza prove per mesi, all’interno di edifici sovraffollati, ma il Ministero della Difesa smentisce categoricamente.

32 bambini intervistati

Molti di loro sono già sopravvissuti agli attacchi di Boko Haram – ha detto Jo Becker, di Human Rights WatchIl crudele trattamento delle autorità non fa che aggiungere altra sofferenza, rendendoli doppiamente vittime”. Sarebbero 3600 i bambini, di cui 1617 bambine, detenuti fra gennaio 2013 e marzo 2019 nel campo dell’esercito nigeriano di Maiduguri, proprio la città in cui, nel 2002, venne fondata Boko Haram. Lo scorso giugno HRW ha intervistato 32 bambini precedentemente imprigionati in questo centro: nessuno aveva avuto un regolare processo, mentre circa un terzo ha dichiarato di essere stato oggetto di percosse da parte delle guardie, nel momento successivo all’arresto.

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Le operazioni militari contro Boko Haram

Le autorità nigeriane avrebbero arrestato i bambini durante operazioni militari tese a contrastare la rete di Boko Haram, che nel nord del Paese lancia attacchi contro i villaggi. Secondo HRW però, non si tratterebbe di complici dei terroristi, ma di ignare vittime di un drammatico ingranaggio. Un bambino, in particolare, ha dichiarato di essere stato detenuto per più di 2 anni con la sola accusa di aver venduto patate ai membri dell’organizzazione. Tutti raccontano di condizioni estreme, con piccole celle sporche in cui verrebbero ammassati centinaia di detenuti.

La replica del Ministero della Difesa nigeriano

Il Ministero della Difesa della Nigeria è intervenuto attraverso un comunicato ufficiale, con il quale rigetta tutte le accuse: “Questo rapporto non solo è falso – si legge – ma rischia di minare alle basi gli sforzi della Forze Armate e delle altre agenzie di sicurezza di ripristinare la pace nel Nord Est”. Le autorità sottolineano come gli unici bambini arrestati siano quelli che hanno subito un indottrinamento dal parte dei terroristi e che sono stati sorpresi nell’atto di detonare esplosivi o di fornire appoggio agli insorti. Inoltre, continua il comunicato, i bambini della regione sono trattati come vittime di guerra e nessuno di essi è tenuto in prigionia o torturato.