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Stop ai contanti: documenti di riconoscimento e conto bancario in un’unica tessera

Pubblicato: 20/09/2019 12:04

Il governo giallo-rosso sta lavorando al progetto per l’elaborazione di una tessera unica che incorpori carta di identità, tessera sanitaria, identità digitale e che consenta al tempo stesso di aprire un conto di pagamento presso qualsiasi sportello, che sia bancario o postale.

Il sottosegretario al ministero dell’economia, Alessio Villarosa, (M5S), uno dei promotori e sostenitori di tale iniziativa, ne illustra le funzioni a Il Sole 24 Ore.
Annuncia che la “carta unica”, così precisamente denominata, è una tessera la cui funzione non è solo quella di essere un documento di riconoscimento, ma consente anche di effettuare pagamenti elettronici.

Lotta all’evasione…ma non solo

Lo scopo principale? Favorire ed incrementare la lotta all’evasione, visto che la sua introduzione, riducendo l’utilizzo dei contanti, renderebbe i pagamenti tracciabili.
In realtà questo non è l’unico obiettivo del progetto. Tale card renderà possibile la semplificazione dei pagamenti elettronici, dando una mano anche e soprattutto ai più anziani, la fascia di popolazione più “lontana” e con meno dimestichezza con i dispositivi e le procedure digitali.

Il progetto prevede inoltre di accorpare tutta una serie di documenti che al momento sono divisi in varie tessere differenti. Villarossa spiega che è in corso un lavoro minuzioso, poiché è necessario prestare attenzione anche ai minimi dettagli. Vi sono degli standard internazionali stabiliti che devono essere rispettati ed in più occorre considerare la tutela della privacy, dei dati personali di ciascun individuo e di tutti gli ulteriori dati sensibili che saranno presenti in tale carta.

Cambiamenti anche nelle procedure della Pa

Infine, il ruolo della carta unica non cambierà solo la vita e le abitudini dei singoli individui, ma interessa anche la Pubblica Amministrazione. La sua diffusione ed il suo utilizzo introdurranno l’obbligo, per la Pa, di accettare esclusivamente pagamenti elettronici, una procedura già in funzione in vari sportelli dell’anagrafe di alcuni comuni, ma non in tutti.
L’introduzione di questa card unica potrebbe estendere suddetto obbligo non solo alla Pubblica Amministrazione, ma anche a tutte le società che forniscono servizi pubblici nel nostro Paese.