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Padova, neonato positivo alla droga: tolto ai genitori

Pubblicato: 21/09/2019 23:14

È una storia di profondo disagio sociale quella emersa in queste ore a Padova. Un bambino, nato da pochissimo, ha manifestato sintomi da intossicazione di sostanze stupefacenti. Adesso il tribunale per i minori di Venezia ha preso una drastica decisione: il piccolo verrà affidato ai servizi sociali.

La tragica scoperta in ospedale

Nel reparto neonatale di un ospedale di Padova, i medici hanno scoperto che uno dei piccoli pazienti era positivo alle analisi tossicologiche. Una vicenda drammatica che ha scoperchiato la situazione di profondo di disagio sociale in cui viveva la famiglia del bimbo. A riportare la storia è Il Corriere del Veneto. Sul quotidiano si leggono alcuni passaggi della “determina” approvata l’11 settembre scorso dalla dirigente dell’Unità operativa di riferimento del Distretto Alta Padovana, Chiara Azzalin.

Le indagini sui genitori del neonato

Dal documento emerge che le indagini sono scattate a seguito della segnalazione del servizio sociale del presidio ospedaliero di Padova. Precisamente dal reparto di Assistenza neonatale. Non è ancora chiaro quale tipo di droga e in che modo il piccolo l’abbia assunta. Si legge nella “determina” che: “Il minore, in tenera età, presentava sintomi compatibili con l’intossicazione da sostanze stupefacenti, successivamente confermata dalle analisi tossicologiche a cui si sono sottoposti entrambi i genitori“. Il neonato potrebbe, quindi, essere entrato in contatto con la droga in modo accidentale o indiretto.

La decisione del Tribunale dei minori

A seguito della terribile scoperta, gli assistenti sociali e un educatore del Servizio di protezione e cura dei minori hanno redatto la relazione in cui si legge: “È emersa la necessità di proteggere il minore, esposto a concreto pregiudizio, verificata una situazione complessiva, personale e familiare di entrambi i genitori, caratterizzata da fragilità, precarietà abitativa, scarsa capacità educativa“. Così, il Tribunale per i minori di Venezia, il 7 giugno, ha “disposto, a limitazione della responsabilità genitoriale, l’affidamento del minore al servizio sociale dell’Usl 6, per il collocamento in ambiente protetto, assieme alla madre, se consenziente“.

La settimana scorsa, alla luce del provvedimento del Tribunale, il giudice ha firmato la determina. Con questa ha disposto che il piccolo, d’ora in poi, accompagnato dalla madre, dovrà rimanere in una comunità della provincia di Vicenza specializzata nell’accoglienza di questi casi giudicati “difficili“.

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2019 23:15