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Egitto, esplode la rabbia contro al-Sisi: repressione della polizia

Pubblicato: 22/09/2019 17:13

Il presidente Abdel Fatah al-Sisi è finito al centro di uno scandalo di corruzione, e l’ondata di rabbia sta investendo alcune città dell’Egitto da due giorni. I manifestanti chiedono le dimissioni del generale che ha spodestato con un colpo di Stato il premier Mohamed Morsi nel 2014. La scintilla è scoppiata dopo la pubblicazione di alcuni video da parte di Mohammed Ali. L’ex imprenditore e attore egiziano esiliato in Spagna ha dichiarato di avere le prove di uno spropositato uso di fondi pubblici per guadagno personale del generale e dei suoi fedelissimi, mentre il Paese versa in condizioni economiche critiche. È la prima protesta dall’instaurazione del regime di al-Sisi, che durante il suo “regno” ha provveduto a cancellare ogni manifestazioni di dissenso politico.

Egitto, secondo giorno di proteste contro al-Sisi

Da venerdì le proteste scuotono l’Egitto, un Paese che dalle Primavere del 2011 non vedeva movimenti di piazza. Proprio nella più celebre, piazza Tahrir, diverse persone hanno manifestato contro il presidente egiziano chiedendone le dimissioni, così come in altre città. Secondo l’AFP, almeno 74 persone sarebbero state arrestate, ma questo non ha fermato l’ondata di indignazione che monta nel Paese dopo le rivelazioni di Mohammed Ali. Human Rights Watch, riporta al Jazeera, ha chiesto l’immediato rilascio degli arrestati.

Oggi continuano le proteste con 200 persone che sono scese in piazza nella città costiera di Suez. Ci sono stati diversi scontri con la polizia, che avrebbe usato, secondo i testimoni, gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Questi piccoli assembramenti di protesta stanno prendendo piede in diverse città, compresa Washington DC, dove la corposa comunità di espatriati ha fatto una veglia di fronte alla Casa Bianca. Anche in altri importanti centri egiziani si scende in strada, da Alessandria a el-Mahalla el-Kubra, sul delta del Nilo.

I video di Ali che denunciano la corruzione

L’ex appaltatore e attore Mohammed Ali, in una serie di video pubblicati sui social media divenuti in poco tempo virale, accusa al-Sisi di aver fatto investimenti immobiliari con soldi pubblici. Ali dichiara di avere prove di ingente corruzione perpetrata dal presidente e dai militari a lui vicini. Secondo l’imprenditore la cerchia al potere in Egitto sta investendo nel mercato immobiliare degli hotel di lusso, mentre la maggior parte del Paese versa nella povertà e subisce misure di austerity.

Mohammed Ali venerdì ha chiesto agli egiziani di scendere di nuovo in piazza per far dimettere al-Sisi, un appello che finora sembra abbia avuto seguito. Il premier, che dovrebbe trovarsi a New York per il vertice sul clima alle Nazioni Uniti, ha bollato le accuse come “bugie e calunnie“. Sisi potrebbe però essere costretto a tornare in patria, dove le agitazioni potrebbero proseguire. Ali ha invocato una nuova protesta massiccia per il prossimo venerdì, che riempia le piazze delle maggiori città egiziane.