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Brasile, bimba di 8 anni muore in un’operazione di polizia: proteste contro il governatore di Rio

Pubblicato: 23/09/2019 11:25

Una bambina di 8 anni, Ágatha Félix, è stata uccisa da un proiettile mentre rientrava a casa con la madre, a Complexo Alemão, favela di Rio de Janeiro.

La sua morte ha scatenato una protesta nella favela che è diventata popolare in tutto il mondo, in quanto mette sotto accusa il governatore di Rio de Janeiro, Wilson Weitzel. Secondo le prime ricostruzioni, il colpo che l’ha uccisa sarebbe partito dalla polizia, impegnata in operazioni repressive volte a limitare la guerra tra gang che si scontrano per il controllo del territorio della favela in cui la bambina è morta.

La morte di Ágatha Félix: la famiglia rifiuta la versione ufficiale

Ágatha Félix è stata uccisa venerdì sera. Dopo essere stata colpita dal proiettile, la piccola è stata portata in ospedale, ma è morta lì poco dopo il suo arrivo. Stando alla versione ufficiale della polizia, la piccola sarebbe stata colpita durante uno scontro con dei criminali che avrebbe costretto gli agenti a rispondere al fuoco.

Secondo i familiari della bambina, la polizia avrebbe invece aperto il fuoco contro un motociclista che passava vicino al furgone che stava conducendo a casa la piccola Agatha e sua madre. La versione dei familiari della bambina è la stessa di numerosi residenti che sembrano sostenere come la violenza nella favela Complexo Alemão sia anche frutto delle incursioni della polizia che per combattere il crimine aprono il fuoco con troppa leggerezza.

Il “fuoco facile” della polizia a Complexo Alemão

Come riporta il Jornal do Brasil, il funerale della piccola Ágatha Félix è stato accompagnato da una grande manifestazione, domenica, preceduta da un altrettanto grande protesta sabato 21 settembre.

Moltissime persone sono scese per le strade della favela Complexo Alemão sia sabato che domenica per chiedere giustizia per la piccola Ágatha protestando contro il governatore di Rio de Janeiro Wilson Witzel che per condurre la sua imponente guerra alla droga nelle favelas avrebbe autorizzato la polizia a sparare.

Infatti, l’hashtag #ACulpaEDoWitzel, che mette nel mirino il governatore di Rio, è diventato trend topic su Twitter nei giorni scorsi, dopo la morte della bimba di 8 anni. Alcuni tweet che riportano questo hashtag (“È colpa di Witzel“) mostrano le immagini delle proteste degli ultimi giorni.

Molti altri tweet contro il governatore mostrano le immagini della piccola Ágatha Félix.

Secondo quanto riporta la testata giornalistica locale The Intercept Brasil, la scorsa settimana, in 5 giorni sarebbero morte 6 persone durante operazioni di polizia. Sempre secondo questo giornale, l’Osservatorio di Pubblica Sicurezza di Rio, ha calcolato che da quanto il governatore Wilson Witzel ha messo in atto la sua strategia di pubblica sicurezza sarebbero aumentate del 46% le persone morte durante le operazioni di polizia, mentre il tasso dei bambini rimasti feriti avrebbe subìto una spaventosa impennata dell’80%.

Ai manifestanti delle favelas non manca l’appoggio degli avversari politici del governatore, esponente dell’estrema destra, che sostengono che le politiche di pubblica sicurezza messe in capo da Witzel siano sbagliate. Per Guilherme Boulos, un esponente di spicco del Partito Socialismo e Libertà e del Movimento dei Lavoratori Senza Tetto, la morte della bambina di 8 anni sarebbe il risultato della politica del governatore di Rio de Janeiro, Wilson Witzel. Il suo tweet mette sotto accusa proprio il governatore: “La polizia di Rio, autorizzata da Witzel a sparare, ha ucciso Agatha di 8 anni. È responsabile dell’omicidio. Deve essere processato e sollevato immediatamente dall’incarico. Qualcuno deve fermare questo sociopatico criminale“.