Solo 72 ore per fare un importante esame per un tumore, ma negli ospedali pubblici non c’è un posto libero per lui. Succede a Pavia, dove un uomo ha dovuto infine rivolgersi ad una struttura privata per ricevere il trattamento necessario. La notizia è stata riportata per prima dal quotidiano locale La Provincia Pavese. Per risolvere la situazione, il paziente (originario del Pavese) e la sua famiglia son stati costretti a mettere mano al portafogli. E un parente ha ricordato al quotidiano lombardo: “Non tutti se lo possono permettere”.
La vana ricerca di un posto libero nella sanità pubblica
I medici gli avevano prescritto una Pet Tac, un esame per la diagnosi precoce dei tumori. I dottori gli avevano dato 72 ore di tempo per compiere l’esame, ma nessuna struttura della sanità pubblica aveva posto per lui. Inoltre, i macchinari per eseguire la Pet Tac non sono ancora molto diffusi negli ospedali italiani. Così, dopo diversi rifiuti e posticipazioni di oltre 2 settimane, il paziente ha dovuto prendere un’altra strada. Si è così rivolto ad una costosa clinica privata per portare a termine l’esame. Quest’ultimo era necessario ai medici che lo hanno in cura per decidere se e come operare per il suo tumore. Nessuna struttura pubblica è stata in grado di venire incontro alle sue esigenze, dunque la via del privato è rimasta l’unica percorribile.
La Pet Tac, tecnologia per rilevare i tumori
La notizia l’hanno poi riportata TgCom24 e Il Giornale. Tramite la Pet Tac, i medici sono in grado di confermare l’espansione o la riduzione di un tumore, decidendo a quel punto se e come operare il paziente. Pet è l’acronimo inglese per Tomografia a emissione di positroni, la tecnologia diagnostica e medica che permette di produrre bioimmagini e valutare la presenza, la grandezza e la localizzazione di tumori e metastasi nel nostro corpo. L’esame è assolutamente sconsigliato alle donne in gravidanza e in allattamento, ricorda Il Giornale. Potrebbero inoltre esserci controindicazioni per pazienti diabetici e per quelli che hanno subito interventi chirurgici nelle settimane precedenti.