Vai al contenuto

Bimba nasce senza un rene ma i medici non riconoscono l’invalidità

Pubblicato: 10/10/2019 21:49

Sarà una dura battaglia quella che si prospetta davanti ad una coppia di genitori residenti a Zafferana Etnea, Catania. La coppia ha deciso infatti di fare di tutto affinché alla loro bambina sia riconosciuta l’invalidità che, a detta loro, le spetta di diritto.

Bimba nasce senza un rene

La piccola è nata al settimo mese e, ha causa di una malformazione congenita, non solo è nata senza un rene ma ha bisogno di cure e trattamenti costanti. La commissione medica per l’accertamento dell’invalidità ha respinto la richiesta presentata dalla coppia. L’accusa dei genitori, si legge su La Sicilia, è che la bambina non sia nemmeno stata visitata dal’Asp di Acireale.

La motivazione dietro la decisione della commissione è che la condizione della bimba, quindi l’assenza del rene, non è da considerarsi invalidante, in quanto è possibile vivere anche con un rene solo.

Il ricorso presentato dai genitori

Contrariamente a quanto detto dalla commissione, per la coppia la condizione della figlia non può non ritenersi invalidante poiché è posta costantemente sotto cure così, tramite il loro legale, la coppia ha presentato ricorso.

Il sospetto che la piccola fosse monorene è emerso negli ultimi mesi di gravidanza, quando la diagnosi ha trovato conferma dopo la nascita. Il padre della piccola, ripercorrendo quei momenti ha raccontato a La Sicilia: “ La nostra pediatra vista la diagnosi si è subito attivata e ha inviato all’Inps il certificato medico per comunicare che la bambina è monorene ed è anche impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore e non è in grado di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua e inoltre ogni tre mesi dovrà andare dal nefrologo neonatale”.

La battaglia dei genitori

Nonostante tutte queste problematiche però la richiesta è stata respinta e ora i genitori dichiarano battaglia: “Vogliamo giustizia e non solo per nostra figlia” riferendosi a tutti i bambini e a tutte le bambine nella stessa condizione della figlia. “Siamo pronti a combattere”.