Vai al contenuto

Mika racconta le ferite della sua infanzia: “Mio padre fu ostaggio di guerra”

Pubblicato: 13/10/2019 15:36

Cantante poliedrico e dalla voce inconfondibile. Mika è tra i super ospiti di Domenica In: nella puntata di questo pomeriggio il cantante si concede ad un’intervista a Mara Venier in cui ripercorre le tappe della sua vita e della sua carriera. Fra le confessioni più importanti, il rapporto con la famiglia ed il cambiamento nel legame con il padre in seguito ad una terribile vicenda storica.

Il racconto di Mika

L’esplosività e la simpatia di Mika fanno irruzione nello studio di Domenica In. Il cantante libanese è ospite di Mara Venier, alla quale concede un’intervista per la prima volta nella sua vita in cui parla anche della sua famiglia. La condizione familiare non è sempre stata positiva, complice il cambiamento del rapporto con il padre in seguito ad un suo allontanamento. Il racconto di Mika è davvero commovente: “Come mia madre aveva scelto il nome Mika e come ho iniziato a lavorare all’età di 8 anni, Mika è sempre stata una sorta di identità. Mia mamma mi chiamava Mika da piccolo, Michael invece era un nome che mi voleva nascondere, era anche il nome di mio padre. Prima avevamo una situazione stabile, poi ci sono state complicazioni“.

Mio padre è stato ostaggio in ambasciata

Queste complicazioni sono avvenute in seguito ad una terribile vicenda che ha coinvolto il padre. Le parole del cantante rivelano tutto: “Mio padre è strato preso in ostaggio in ambasciata per 8 mesi nella Prima Guerra del Golfo e quando è tornato non era più papà, era Mike. Era cambiato, era magro e da lì ho avuto una separazione da lui della quale non sono però mai stato cosciente. Poi lo sono diventato e ad oggi sono felice di questo mio passaggio. Da qui ho avuto un’idea per la prima canzone dell’album e da lì arriva la telefonata di papà che mi dice che c’erano problemi con mamma, che avrebbe dovuto affrontare un intervento. Durante la scrittura di questo album la vita si è complicata tanto. La mia risposta è stata scrivere canzoni che fossero fuochi artificiali di gioia“.

La grave malattia della madre

Ora Mika è circondato da affetti importanti: la famiglia, il padre ritrovato e il suo compagno. Il cantante libanese non ha dubbi: “Le persone importanti per me sono la mia famiglia, ora con papà le cose vanno molto meglio. Poi il mio compagno, 13 anni con lui, ma odia che io parli di lui. Ho poi dedicato questo album a mia madre perché ogni due mesi pensavo che il problema fosse superato, invece no. Lei sta soffrendo, ha una malattia molto grave e per un figlio come me che ha sempre avuto un rapporto di amore molto forte, vedere la fragilità di una donna che ti ha sempre spronato è una cosa terrificante. Ha avuto un intervento gravissimo al cervello, poi due settimane dopo ho messo un microfono davanti a lei e le ho detto di cantare. Lei mi guardava così, però l’ha fatto. I miei fratelli non capivano, ma io le dicevo di cantare per trasformare questa m***a in qualcosa di bello“.

 

Ultimo Aggiornamento: 13/10/2019 15:48