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Francesco Renga sulla morte della madre: “La pensai come un abbandono”

Pubblicato: 20/10/2019 17:24

L’appuntamento musicale con Domenica In vede fra i protagonisti di oggi il cantante Francesco Renga. L’artista racconta da Mara Venier il successo del suo ultimo album L’altrà metà e i suoi più recenti impegni professionali, con un tour nei principali teatri italiani attualmente in corso.

Teatro molto più intimo

La sensibilità e il carisma di Francesco Renga sono pronti a fare il loro ingresso nello studio di Domenica In. Ospite di Mara Venier, il cantante racconta il suo ultimo tour di successo che ha toccato i principali teatri italiani e spiega la differenza di una location così intima da un classico palazzetto: “Nei palazzetti mi sono divertito molto perché hanno una filosofia completamente diverso, il teatro invece è molto più intimo e discreto. Quella che sto portando avanti è una nuova consapevolezza: il rapporto che ho con il mio pubblico è frutto di un racconto lungo 30 e passa anni, sono le mie canzoni che sono la mia vita. E il fatto di poterle condividere in un posto così discreto come un teatro è bello“.

Ho sempre pensato a questo abbandono da figlio

Francesco Renga durante l’intervista a Mara Venier parla del suo rapporto con la madre: “Ho fatto un disco che volevo intitolare Canzoni dal tinello. Il tinello era il posto in cui stava sempre mia mamma e in cui cantava sempre. Fu il primo momento in cui la musica entrò dentro di me. Come un gioco del destino, dopo la sua scomparsa ed anni di rabbia e questo senso di abbandono, ho sempre pensato a questo abbandono da figlio. Ed è come se mi fossi poi messo per la prima volta nei suoi panni ed ho capito cosa aveva attraversato“.

Aspetto fisico e spirituale

Poi arrivò quel Festival di Sanremo che lo vide trionfare con la celebre Angelo: “Fu un momento felice perché poi i figli ti fanno smettere di essere figlio dal momento in cui diventi genitore. Comincia un’altra fase della tua vita, devi essere una persona di coscienza e di cuore. Io ho sempre negato l’aspetto fisico perché è quello che mi è mancato subito, però l’altro aspetto, quello spirituale, è cresciuto negli anni in maniera esponenziale. Il fatto che mia mamma non ci fosse fisicamente è stato fondamentale per la mia vita“.