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Calci, pugni e minacce al bimbo di 7 anni: arrestato il fidanzato della madre

Pubblicato: 29/10/2019 18:33

“Mi hanno picchiato a scuola”, aveva detto inizialmente. Ma poi la verità che è venuta a galla è parsa molto diversa. Un bambino di 7 anni, portato al Pronto Soccorso per evidenti ferite, ha rivelato che a riempirlo di botte sarebbe stato il compagno di sua madre. Calci, pugni e minacce. Il piccolo presentava numerosi lividi ed escoriazioni. La Polizia di Sondrio ha arrestato un 24enne valtellinese con l’accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate.

Bimbo di 7 anni preso a pugni e calci

Inizialmente, la madre del bambino di 7 anni aveva creduto a quel che il suo piccolo raccontava. Ma ben presto è emersa una verità più sconcertante. A riempire di calci, pugni e minacce il figlio sarebbe stato in realtà il suo fidanzato. La giovane mamma, della zona di Tirano in provincia di Sondrio, quando è rientrata da lavoro qualche sera fa avrebbe trovato il suo bambino ferito e terrorizzato. “È stato il mio compagno di banco. Mi ha picchiato mentre eravamo in cortile. Sono caduto e mi sono fatto male”, sarebbero le prime parole del piccolo, secondo quanto scrive Il Corriere della Sera. Ma quella bugia sarebbe nata, a quanto pare, dalle minacce del compagno della madre. In seguito alle indagini, martedì la Squadra Mobile di Sondrio ha messo in manette il fidanzato della madre, un 24enne valtellinese.

Arrestato il compagno della madre

Al Pronto soccorso, i medici hanno visitato il bambino, che riportava diverse e gravi contusioni, soprattutto alle gambe. Alla fine, gli hanno dato 20 giorni di prognosi. Ma è proprio grazie ai medici che si sarebbe risaliti alle accuse poi formulate contro il compagno della madre. L’entità delle ferite, precisa infatti Il Corriere della Sera, sembrava escludere la possibilità che l’autore fosse un altro bambino.

Dall’ospedale è partita dunque una chiamata alla Polizia. Lo stesso 24enne, mentre il bambino era ricoverato, avrebbe sporto denuncia ai carabinieri di Tirano contro un compagno di classe della vittima e contro una maestra per omessa vigilanza. All’apparenza una mera intenzione di depistare le indagini che non è tuttavia andata a buon fine. Oltre all’accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate, cui dovrà rispondere il ragazzo, si aggiunge dunque anche la calunnia aggravata verso due persone estranee ai fatti.

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2019 20:19