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Marco Carta dopo l’assoluzione: “Dedico la sentenza alla mia famiglia”

Pubblicato: 04/11/2019 22:33

Ha suscitato grande clamore mediatico la notizia del furto di alcune magliette alla Rinascente di Milano che ha coinvolto Marco Carta. Ora il cantante è stato definitivamente assolto: dal processo ne è uscito innocente. Una liberazione vera e propria per il giovane interprete, che a Live – Non è la D’Urso manifesta tutta la sua contentezza.

Sentenza positiva: Marco Carta è innocente

Un periodo buio che solo negli ultimi giorni ha finalmente lasciato spazio alla luce nella vita di Marco Carta. Il cantante era indagato per aver rubato 6 magliette alla Rinascente di Milano e per questo furto il pm aveva chiesto 8 mesi di carcere. Ora è ufficialmente innocente, ma la ferita è ancora aperta, come racconta da Barbara D’Urso a Live: “Sono stati mesi molto difficili, ho sempre tenuto un bel sorriso stampato in faccia per far stare traquilli i miei familiari“. Poi riepiloga la dinamica del fatto per cercare di fare ulteriore chiarezza: “Non sapevo minimamente che dentro quella borsa ci fossero delle magliette“. E, riferendosi all’amica che era con lui, afferma: “Io quando sono uscito e mi sono girato e l’ho vista accerchiata, i controlli avevano detto che anche io avrei dovuto seguirli“.

Un accanimento che mi ha fatto male

Il fatto che ha coinvolto Marco Carta ha lasciato con sè una scia di polemiche e di accanimento social che ancora adesso non è riuscito a superare, come spiega: “C’è stato un accanimento generale che mi ha fatto molto male, specie quello sui social, ma la polizia postale sta già provvedendo a punire tutti gli insulti razziali e xenofobi. In Italia spesso si tende a credere subito alle notizie cattive e a credere meno a quelle buone“. La sentenza però è arrivata ed è quella desiderata e sulla quale il cantante era convinto al 100%: “Dedico questa sentenza alla mia famiglia e a tutti i miei amici, quelli veri però, che sono pochi. Ora ricomincerò a cantare e a fare la mia musica“.