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Olga Matei, la Cassazione annulla la sentenza: nessuna “tempesta emotiva”

Pubblicato: 08/11/2019 22:13

Dovrà celebrarsi un nuovo processo d’appello a Bologna per Michele Castaldo, che nel 2016 ha strangolato Olga Matei. La Cassazione ha accolto il ricorso della Procura generale di Bologna contro la sentenza della Corte d’appello, che aveva riconosciuto le attenuanti generiche per “tempesta emotiva” dimezzando la pena dell’uomo. Il verdetto aveva fatto discutere non poco dopo che Castaldi si era visto passare la pena da 30 a 16 anni.

Olga Matei: la Cassazione cancella le attenuanti per “tempesta emotiva”

I giudici della Cassazione, presieduti dal magistrato Monica Boni, hanno annullato la sentenza della Corte d’appello di Bologna dello scorso marzo, in cui a Michele Castaldo, condannato con rito abbreviato per l’omicidio di Olga Matei, venivano riconosciute le attenuanti generiche per il suo stato mentale. L’uomo, secondo la sentenza d’appello, sarebbe stato preda di “soverchiante tempesta emotiva e passionale mentre strangolava a Riccione Matei. L’attenuante gli ha fatto dimezzare la pena dai 30 anni del rito abbreviato a 16 anni di carcere.

Entro 90 giorni dovranno essere depositate le motivazioni della Cassazione. Michele Castaldi, detenuto nel carcere di Ferrara, dovrà ora tornare a processo. L’uomo, 57enne di Cesena, dopo la sentenza dello scorso marzo aveva tentato il suicidio in carcere annunciandolo in una lettera rilasciato dal suo avvocato.

L’omicidio di Olga Matei

Olga Matei è stata uccisa il 5 ottobre 2016 a Riccione dall’uomo che frequentava da un mese, Michele Castaldo. La Matei, commessa in un negozio di ottica e di origine moldava, doveva incontrare Castaldo per interrompere la loro frequentazione dato che l’uomo aveva atteggiamenti ossessivi.

Le avrebbe controllato il telefono, tartassandola, ed era preda di una forte gelosia. Castaldo l’avrebbe per questo strangolata e ha poi tentato il suicidio lasciando un biglietto in cui confessava l’omicidio. Il giudice d’appello avrebbe creduto alla versione dell’uomo, che ha dichiarato di essere preda di un raptus oltre al fatto che dal passato di Castaldo sono emerse situazioni molto negative.