Richard Jackson, 39enne di Brighton, in Inghilterra, è rimasto paralizzato dopo aver mangiato la carne di pollo servita da un ristorante. La sindrome, una mielite trasversa, colpisce il sistema nervoso centrale e può essere causata da alcuni batteri, come il Campylobacter, in grado di annidarsi nella carne poco cotta.
Dopo diversi mesi, l’uomo ha riacquistato quasi totalmente l’uso di braccia e gambe, decidendo così di aprire una raccolta fondi su GoFundMe a favore della struttura in cui ha seguito il percorso di riabilitazione.
Dieci giorni di coma dopo la cena al ristorante
“Nel dicembre dello scorso anno ho sviluppato un lieve avvelenamento da cibo con pollo poco cotto – racconta l’uomo sulla pagina di GoFundMe – Che ha scatenato una rara malattia autoimmune chiamata mielite trasversa, lasciandomi paralizzato”. Trasferito nell’ospedale inglese di St Richards, le sue condizioni erano peggiorate molto velocemente, tanto da non consentirgli nemmeno di muovere gli arti o di deglutire. Dopo 10 giorni di coma farmacologico, i medici avevano diagnosticato al paziente questa rara patologia che rendeva necessario il suo trasferimento nel centro di riabilitazione Donald Wilson.
I mesi di fisioterapia
Da quel momento sono iniziati i lunghi mesi di fisioterapia, duranti i quali Richard ha dovuto imparare nuovamente tutti i piccoli gesti della vita quotidiana, mangiare, parlare chiaramente e camminare. Una grande mole di lavoro che, nonostante questo percorso non sia del tutto concluso, ha cominciato a dare i suoi frutti: “Sebbene il recupero non sia completo e i problemi siano ancora molti – ha scritto Jackson – Devo ringraziare il Donald Wilson per aver riacquistato la mia mobilità e una qualità della vita quasi normale”.
L’iniziativa benefica: la raccolta fondi
Da qui è partita la sua iniziativa benefica sulla piattaforma di crowdfunding GoFundMe, con cui cerca di raccogliere donazioni a favore della struttura. Sempre a tal fine il prossimo 8 dicembre, ad un anno esatto dalla diagnosi, correrà per 5 km lungo lo storico circuito di Goodwood. Il gesto, fortemente simbolico, vuole testimoniare la sua forza di volontà e l’importanza del lavoro dei medici: “Potrebbe non sembrare molto, ma è un miracolo che io possa anche solo tentare di farlo”.