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Molestie e abusi in ambulanza: la piaga denunciata dai paramedici

Pubblicato: 17/11/2019 10:45

Una paramedica di 25 anni ha denunciato il paziente che stava soccorrendo sul retro di un’ambulanza per molestie sessuali. L’uomo è stato arrestato ed è finito su una lista di molestatori. La denuncia svela un problema molto più grande.

La molestia in ambulanza

La donna si chiama Lizzie Smith, lavora nel Regno Unito e, come riportato dal DailyMail, adesso ha rinunciato all’anonimità per denunciare l’episodio accaduto a lei e in generale il problema su larga scala.
Il fatto risale allo scorso giugno, a Londra. Lizzie, paramedica di 25 anni, era sul retro di un’ambulanza e stava controllando le condizioni del paziente soccorso. Mentre era voltata per buttare qualcosa nel cestino, l’uomo le ha afferrato il sedere. Sul momento la donna non ha fatto niente e ha continuato il suo lavoro. Ad un emittente locale ha dichiarato di essere stata troppo shockata per reagire. “Mi sono sentita male, sconvolta, e non ho detto niente” sono le sue esatte parole. Subito dopo, però, ha provveduto a sporgere denuncia nei confronti dell’uomo. Lo stesso è stato multato ed è finito sulla lista di molestatori sessuali, dove rimarrà per almeno 5 anni.

Non un caso isolato

Lizzie Smith ha parlato per denunciare l’accaduto, ma anche la situazione generale dei paramedici. Come riportato dalla stampa locale, le molestie sono aumentate di oltre un terzo negli ultimi 4 anni nel Regno Unito. La donna ha dichiarato a ITV di esserci ormai abituata, che “ricevo un sacco di commenti sessuali inappropriati e so di amici che hanno ricevuto insulti omofobici e razzisti”. Ha poi proseguito nella sua denuncia: “Ci siamo abituati, sei troppo occupato per riportare ogni commento o azione inappropriata”. E ancora: “A essere onesti, durante un turno di notte nel weekend ormai te lo aspetti“.
A dare ancora più voce al problema è intervenuta a ITV Stacey Booth, responsabile del sindacato: “Conosco persone che hanno rinunciato a 19,20, 25 anni di carriera perché non riescono a riprendersi da un assalto”.