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Cold case risolto: dopo 50 anni trovato l’omicida di una 14enne uccisa nel ’65

Pubblicato: 22/11/2019 17:02

Elsie Frost potrà finalmente riposare in pace. È questo il nome della 14enne che la sera del 9 ottobre del 1965 fu raggiunta da 5 pugnalate mortali, di ritorno verso casa. Sono dovuti passare più di 50 anni, ma grazie alla tenacia dei suoi fratelli, oggi il colpevole di quell’atroce delitto ha un nome e un volto. Si tratta di Peter Pickering, pensionato 78enne, che all’epoca dei fatti venne inserito nella lista dei sospettati.

Una giustizia che purtroppo arriva troppo tardi. L’assassino, infatti, è morto pochi mesi dopo l’incriminazione per problemi di salute, senza poter essere giudicato da un tribunale. Si conclude così una storia che per molti anni ha tenuto l’Inghilterra col fiato sospeso, tra infiniti colpi di scena, nuovi indizi e presunti colpevoli.

L’arresto a distanza di 50 anni

Peter Pickering, l’uomo incriminato per l’omicidio della 14enne inglese aveva 78 anni al momento dell’arresto e sembra soffrisse di disturbi mentali. All’epoca dei fatti, l’uomo fu inserito nella cerchia dei sospettati, ma la polizia non riuscì mai a rintracciarlo. Solo con la riapertura delle indagini, si verrà a sapere che nel 2016 l’uomo era stato interrogato due volte in merito all’omicidio della giovane Elsie. Rilasciato su cauzione, solo nel 2018 sarà formalmente accusato dell’assassinio, mentre sta già scontando una pena per l’uccisione di un’altra adolescente, avvenuta nel 1972.

La morte di Pickering, infine, non ha fatto che aumentare l’amarezza dei familiari della vittima che avrebbero voluto vederlo seduto al banco degli imputati per ottenere finalmente giustizia.

La ricostruzione dell’assassinio

È la sera del 9 ottobre 1965 e la 14enne Elsie Frost sta tornando a casa dopo aver passato la giornata al circolo velistico della sua scuola, in compagnia degli amici. La ragazza vive nella città di Wakefield, in Inghilterra, e al ritorno sceglie un percorso un po’ più lungo rispetto agli altri ragazzi.

Non vuole sporcarsi col fango percorrendo una galleria semi allagata, e quindi preferisce passare attraverso un tunnel al di sotto della ferrovia cittadina. Ed è proprio in questo punto che avviene l’incontro con l’uomo che la ucciderà. Sul corpo della 14enne verranno rilevate 5 pugnalate: due alla testa, una sulle mani, forse nel tentativo di proteggersi, e due alla schiena che saranno quelle fatali. Il corpo verrà ritrovato poco più tardi da un signore a passeggio.

Le indagini e la riapertura del caso

Il brutale assassinio della 14enne Elsie sconvolse l’intera comunità, che si riunì attorno alla famiglia della vittima. Gli agenti di polizia si misero subito sulle tracce del colpevole intervistando migliaia di persone presenti nella zona, e analizzando numerosi coltelli appartenenti ai residenti.

Al termine delle indagini fu incriminato un uomo di 33 anni, Ian Bernard Spencer, ritenuto l’esecutore dell’omicidio. A seguito del processo l’uomo fu giudicato innocente, grazie ad un solido alibi, confermato anche dai familiari che lo posizionava lontano dal luogo dell’omicidio. Nonostante ciò, Spencer impiegò molti anni per liberarsi di quella macchia infamante e prese l’abitudine di segnare luogo e orario di ogni suo spostamento.  

Bisogna aspettare il 2015 per tornare a sentir parlare di questo cold case, grazie ad un programma investigativo della Radio4 della BBC. Le luci dei riflettori si riaccendono grazie alla grande tenacia dei fratelli di Elsie, e vengono a galla nuovi indizi e testimonianze. Il caso viene riaperto e nel 2018 si arriva a incriminare Peter Pickering, che morirà pochi mesi più tardi.