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Nadia Toffa, il ricordo della madre: “Voleva dar voce a chi non ce l’aveva”

Pubblicato: 24/11/2019 16:06

Il ricordo di Nadia Toffa è uno dei momenti più emozionanti di questa puntata di Domenica In. Ospite di Mara Venier, infatti, è Margherita, la mamma della presentatrice de Le iene scomparsa lo scorso agosto in seguito ad un tumore.

La testimonianza della madre di Nadia Toffa

Nell’agosto di quest’anno è venuta a mancare una dele conduttrici più amate del panorama giornalistico attuale: Nadia Toffa. La conduttrice de Le iene, nota per le sue grandi inchieste televisive all’interno del programma di Italia 1, è scomparsa questa estate in seguito ad un gravissimo tumore. In questo mese è stato pubblicato il libro contenente pensieri e riflessioni della conduttrice dal titolo Non fate i bravi, che viene presentato e raccontato a Domenica In dalla madre, la signora Margherita, ospite di Mara Venier. Un volume in cui sono raccolti tutti gli scritti che Nadia Toffa mise su carta nei giorni del silenzio, quando era già a conoscenza della sua malattia e che la portò ad assentarsi temporaneamente dal mondo televisivo.

Mamma Margherita presenta Non fate i bravi, raccolta degli scritti di Nadia

Il ricordo della madre di Nadia Toffa, Margherita, è una testimonianza sofferta e indelebile di quello che era per lei la compianta conduttrice de Le iene. La signora racconta il periodo in cui la figlia era già a conoscenza della malattia e che la portò a stare al suo fianco giorno e notte: “Lei non mi aveva detto che tutte le cose che scriveva di notte le metteva sul computer. Sono andata ad aprirlo e c’erano 450 testi. Le ho chiesto da dove le avesse prese, mi disse che aveva voglia di scrivere per paura di dimenticarle e mi chiese di pubblicarle. Ha poi firmato un contratto perché venissero pubblicati questi testi. Li scrisse nei giorni del silenzio. Il suo messaggio era che voleva fare inchiesta: voleva dare voce a chi non ce l’aveva. Lei non aveva più le energie però, le dicevo di portare pazienza che le energie sarebbero tornate, perché la speranza è sempre l’ultima a morire“.

Lo svenimento a Trieste, poi la tragica scoperta

Il passaggio peggiore di questo dramma è stato per la famiglia di Nadia il momento in cui sono venuti a conoscenza della malattia. Mamma Margherita descrive nel dettaglio quel giorno in cui la malattia si manifestò per la prima volta: “Nadia era a Trieste e nella hall di un albergo svenne, ma non aveva mai avuto niente, neanche un mancamento, era sempre stata benissimo. Viene ricoverata e poi trasportata in elicottero al San Raffaele perché si accorsero che c’era qualcosa di più. Quella crisi era dovuta ad un tumore cerebrale. Noi lo abbiamo saputo subito: è stata operata e l’intervento è andata benissimo. Purtroppo però quello che aveva Nadia era uno dei tumori più aggressivi“. Venuta a conoscenza della malattia, Nadia Toffa però ha subito voluto riprendere in mano la sua vita chiedendo di tornare immediatamente al lavoro, come racconta la madre: “Nadia ha chiesto il giorno dopo l’operazione se la domenica dopo poteva condurre Le iene. Lei era un guerriera, è sempre stata tosta, sin da piccola: una peperina anche un po’ inconsciente. La lasciavo libera però perché sapevo che aveva le capacità“.

Creeremo una fondazione per Nadia

Nel corso dell’intervista la signora Margherita ha anche rivelato di voler avviare un progetto davvero importante: “Creeremo per Nadia una fondazione per raccogliere fondi che andranno per la ricerca e la cura oncologica e poi faremo altre iniziative. Tutti questi fondi andranno alla fondazione per aiutare per come possiamo. Ma tutto parte da lei: sono ordini suoi e io obbedisco, e volentieri“. Mamma Margherita rivela poi quanto la figlia Nadia le disse durante la malattia: “Io la forza la trovo da lei, mi ha dato forza tutti i giorni, era lei che accompagnava lei, era lei che mi parlava. Mi disse che, quando se ne sarebbe andata, avrei dovuto essere forte e non avrei mai dovuto mollare. Il nostro era un legame in simbiosi e lei mi ringraziava che ci eravamo incontrate in questa vita, perché poteva anche non capitare“.

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2020 17:38