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Genova, autostrada A26 riapre parzialmente dopo la chiusura

Pubblicato: 26/11/2019 09:56

Genova scampa al rischio di isolamento completo, avanzato dal governatore Toti a margine della chiusura del tratto di autostrada A26 tra l’allacciamento con la A10 e lo svincolo di Masone. Disposizione che era arrivata dalla locale Procura per l’espletamento di verifiche tecniche sui viadotti Fado e Pecetti, la cui sicurezza è al vaglio degli esperti. L’arteria sarà infatti parzialmente riaperta al traffico dalle 12 del 26 novembre, grazie a uno scambio di carreggiata che consentirà il transito su una sola corsia per senso di marcia. Si tratta di una notizia positiva, nell’ambito dell’emergenza accertamenti sullo stato di ponti e viadotti dopo la chiusura della A6 Savona-Torino in seguito a un crollo.

Riapre parzialmente il tratto A26

Le verifiche tecniche sullo stato dei viadotti Fado e Pecetti, lungo la A26, continueranno ma l’autostrada sarà riaperta parzialmente dopo la chiusura tra l’allacciamento con la A10 e lo svincolo di Masone.

Dalle 12 del 26 novembre, dunque, transito consentito su una sola corsia per senso di marcia ma comunque garantito. È la notizia che arriva dopo la paura di un totale isolamento per la città di Genova e l’intera Liguria.

Tutto il traffico è caricato sulla A7, con un danno incalcolabile per l’intera economia del Nord-ovest“, aveva detto Giovanni Toti a margine della chiusura della A6 e A26.

La Procura di Genova aveva disposto la chiusura totale al traffico, in entrambe le direzioni, per la porzione di A26 in cui insistono i viadotti da sottoporre a verifiche, a decorrere dalle 21.30 del 25 novembre scorso.

Siamo sconcertati e preoccupati – aveva scritto Toti su Facebook – per la notizia della chiusura dei viadotti Pecetti e Fado sulla A26. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto ed è sacrosanto che si facciano tutte le verifiche del caso, ma Genova, la Regione e i nostri porti saranno paralizzati“.

Verifiche sui viadotti in A26

Secondo quanto riportato dall’Ansa, il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha reso noto il riscontro di “gravi ammaloramenti” e criticità da tenere sotto stretta osservazione sul ponte Fado, direzione Alessandria, e sul Pecetti in direzione Genova Ventimiglia.

La procura ora attende gli esiti delle verifiche sulla sicurezza condotte dalla società concessionaria. Dal governatore della Liguria forti perplessità sulla gestione dell’emergenza e, soprattutto, sulle attività finora svolte da chi di competenza per scongiurare rischi e paralisi dopo il dramma del Morandi.

Si resta stupefatti ad apprendere di certi provvedimenti così drastici dopo 1 anno e 4 mesi dal crollo del Ponte Morandi. Che fine hanno fatto i periti e i tecnici del Ministero? La Liguria è isolata – ha aggiunto Toti – con la A6 chiusa, la A26 chiusa e le limitazioni alla A7. Voglio sapere cosa farà il governo. Genova ora è isolata, siamo tornati agli anni ’30. (…) Spero che si chiarisca tutto questo. Genova ha fatto molto da dopo il crollo del Ponte Morandi, mi chiedo cosa hanno fatto gli altri oltre a parlare della revoca delle concessioni“.

Via Twitter, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto sapere che il ministro Paola De Micheli ha convocato il concessionario Aspi per definire gli interventi urgenti utili a garantire la sicurezza e ripristinare la viabilità sulla tratta di A26 coinvolta.