Vai al contenuto

Gabriele Cirilli e quel regalo che ricevette dalla madre di Flavio Insinna

Pubblicato: 27/11/2019 18:07

A Vieni da me, programma di Rai 1 condotto da Caterina Balivo, fra gli ospiti della puntata di lunedì 25 novembre spicca anche il nome di Gabriele Cirilli. Il cabarettista confessa alla padrona di casa il profondo legame che lo lega a Flavio Insinna, conduttore dell’Eredità. A proposito di questo rapporto, Cirilli racconta un’aneddoto davvero emozionante.

Gabriele Cirilli a Vieni da me

Gabriele Cirilli si racconta in un’intervista a Vieni da me, programma condotto da Caterina Balivo che fa compagnia agli italiani tutti i pomeriggi su Rai 1. Il comico ripercorre le principali tappe che hanno caratterizzato la sua carriera, fatta di grandi risate, ironia e autoironia, imitazioni divertenti e grande spensieratezza. Il grande pubblico, in particolare, ha potuto apprezzarlo e conoscerlo più approfonditamente durante le ultime edizioni di Tale e quale show. Nel programma musicale condotto da Carlo Conti, il cabarettista ha più volte preso la scena, lanciandosi in imitazioni tanto improbabili quanto divertenti e scatenando le risate del pubblico. Ma non solo Carlo Conti: Gabriele Cirilli a livello affettivo è strettamente legato anche ad un altro celebre conduttore di Rai 1, Flavio Insinna.

L’aneddoto sulla madre di Insinna: “Mi regalò una macchina

Gabriele Cirilli racconta il rapporto che lo lega all’attuale conduttore de L’Eredità, un rapporto che dura da tantissimi anni e che ha fatto nascere una bella e duratura amicizia. A Vieni da me il comico, in una veste inedita, racconta un particolare aneddoto che coinvolse lui (allora 19enne) e la mamma del conduttore romano: “All’inizio della mia carriera avevo delle piccole difficoltà e Flavio doveva sempre venirmi a prendere a casa con la sua macchina. Un giorno sua madre mi chiama: ‘Senti Gabriele, ti do un po’ di libertà, senno Flavio deve sempre venirti a prendere’ e mi ha regalato una macchina, una Ford Escort. È stata favolosa, me l’ha regalata giuro. Da lì è nata la mia libertà“.