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Dalla Cassazione sì al referendum sulla legge elettorale: cosa verrà dopo il Rosatellum?

Pubblicato: 28/11/2019 15:56

La Cassazione ha dato il suo via libera al referendum abrogativo sul Rosatellum, la legge elettorale attualmente in vigore. La Suprema Corte, in particolare, ha giudicato conforme alla legge il quesito referendario per l’abolizione della quota proporzionale, che era stato proposto da otto consigli regionali (Veneto, Sardegna, Lombardia, Friuli, Piemonte, Abruzzo, Liguria e Basilicata) guidati da alleanze di centrodestra. Prima di essere considerato definitivamente ammissibile il quesito passerà ora al vaglio della Corte Costituzionale, che entro gennaio dovrà verificarne la compatibilità con principi della Costituzione. Tutto questo mentre si infiamma il dibattito politico sulla proposta di una nuova legge elettorale.

Cosa si vuole abrogare con il referendum

La legge elettorale in vigore prende il nome dal suo relatore, Ettore Rosato, e ha visto la sua prima applicazione nelle elezioni politiche del 2018. Si tratta di un sistema misto, in cui il 37% dei seggi è assegnato con un sistema maggioritario, mentre il restante 63% è ripartito proporzionalmente tra le coalizioni e le singole liste che superano le soglie di sbarramento. Il quesito referendario mira proprio ad abrogare questa parte proporzionale della legge, dando luogo ad un sistema completamente maggioritario: nel singolo collegio, cioè, verrebbe eletto il candidato in grado di prendere anche un solo voto in più degli avversari.

Le reazioni politiche

Roberto Calderoli (Lega), a capo della delegazione che aveva depositato in Cassazione la proposta di referendum, ha espresso la sua soddisfazione per questo primo passaggio: “Finalmente chi vince governa e chi perde va all’opposizione – ha scritto su Facebook – chiudendo per sempre la fase dei giochini di palazzo finalizzati a nascite di Governi che non rispettano la volontà del popolo”.

Adesso la parola passerà alla Corte Costituzionale, ma intanto i partiti stanno discutendo in vista di una legge elettorale alternativa. Se Lega e Pd sono favorevoli al maggioritario, il sistema proporzionale piace invece a M5s, Leu e Italia Viva. Questo scenario particolarmente complesso potrebbe portare ad accordi imprevisti fino a pochi mesi fa. Il segretario del Pd, nei giorni scorsi, ha aperto alla proposta di Giancarlo Giorgetti (Lega) di avviare un tavolo di confronto tra i due partiti: “Non va fatta cadere la proposta di Giorgetti – scrive su Facebook Nicola Zingaretti – di un tavolo di confronto su questi temi, da attivare nei tempi più rapidi”.

Ultimo Aggiornamento: 28/11/2019 15:57