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Germania: uomo accusato di duplice omicidio torna a casa

Pubblicato: 29/11/2019 16:11

Sono passati 34 anni dal duplice omicidio avvenuto negli Stati Uniti le cui vittime furono un uomo ed una donna, genitori di Liz, fidanzata del tedesco Jens Söring, all’epoca entrambi appena 18enni.

Un omicidio premeditato da due giovani 18enni

In un primo momento Jens Söring si dichiarò colpevole, confessando di essere stato lui l’autore del terribile omicidio. In un secondo momento però ha cambiato versione ed in più occasioni ha fornito sempre maggiori dettagli.
Stando a quanto ha rivelato successivamente sarebbe stata la fidanzata Liz, figlia delle vittime, a commettere, il 30 marzo 1985, il duplice omicidio, assassinando con 50 coltellate i propri genitori.
Il caso giudiziario di Jens Söring e della ragazza Liz Haysom è stato al centro del dibattito pubblico per anni, attirando l’attenzione di media e di cittadini di tutto il mondo. Le vicende sono state trasmesse da tv e radio e sono state riportate da numerosi giornali internazionali.
I due giovani si erano conosciuti all’Università della Virginia ed è stato proprio nell’ateneo fondato da Thomas Jefferson che è sbocciato il loro amore. Jens era figlio del vice-console della Repubblica Federale a Detroit, mentre Liz, nata in Canada da una coppia di imprenditori, si era poi trasferita in Virginia.

Prima l’omicidio, poi la fuga a Londra

Non appena i due ragazzi si resero conto di essere sospettati per l’assassinio dei due coniugi e genitori di Liz, scapparono insieme a Londra, città in cui trascorsero un intero anno, fino a quando le autorità britanniche non trovarono i due fuggitivi e, a seguito di una lunga contesa che vide coinvolto anche la Corte europea per i diritti dell’uomo, furono estradati negli Stati Uniti.
Il caso giudiziario si trasformò in poco tempo in un vero e proprio caso mediatico. Söring, essendosi dichiarato colpevole, fu definito un mostro dai giornali e dal pubblico intero.

Jens Söring confessa di aver mentito

Il processo si concluse nel 1990 con un doppio verdetto di colpevolezza. Jens Söring fu condannato per l’assassinio, commesso a causa dell’opposizione dei genitori di Liz alla relazione tra i due giovani studenti.
La ragazza, figlia delle vittime, fu condannata invece a 90 anni di reclusione.
Se in un primo momento il giovane Jens si addossò la colpa, in un secondo momento confessò di aver mentito solo per amore nei confronti della sua fidanzata, in quanto, consapevole di poter avere una pena più leggera visto che era figlio di un diplomatico, cercò di aiutare Liz in questo modo, per evitarle la sedia elettrica.
Infatti, nel corso del lungo processo però Söring rivelò che la reatà dei fatti era ben diversa. Nelle sue successiva dichiarazioni emerse che sarebbe stata lei, Liz, descritta da Jens come una ragazza bugiarda, fredda e spietata, ad accoltellare ed uccidere i propri genitori.

Un processo divenuto una battaglia

Il tedesco Jens non ha mai smesso di lottare, affrontando tutte le difficoltà, trovando conforto nella scrittura, divenuta un suo svago ma anche un suo sfogo, tanto che nei lunghi anni di reclusione ha scritto 6 libri.
Recentemente, nel 2016, qualcosa è iniziato a cambiare grazie ad un documentario tedesco dal titolo Das Versprechen, con il quale furono rivelate alcune notizie ed informazioni che la polizia statunitense aveva nascosto fin a quel momento, come ad esempio il fatto che le tracce di Dna ritrovate sul luogo dell’atroce delitto non coincidevano con quelle di Söring.

La svolta nel caso giudiziario

Dopo anni di indagini avviene la svolta: Jens Söring, pur essendo ancora l’unico colpevole ufficiale, potrà tornare in Germania, a casa. Le autorità della Virginia hanno sì deciso di rinviarlo in Germania, ma hanno disposto un divieto permanente di rientro negli Usa. Inoltre Ralph Northam, governatore dello Stato, ha chiarito che nonostante sia stata presa tale decisione, Söring non è stato graziato.
Il caso dell’omicidio dei due coniugi canadesi rimane quindi ancora pieno di dubbi.

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