Vai al contenuto

Daniele Bossari racconta il tentativo di suicidio: “Ero in bilico su una trave”

Pubblicato: 30/11/2019 18:41

Ha avuto il coraggio di raccontare la sua storia in un libro, La faccia nascosta della luce, in cui ha ripercorso i momenti più importanti della sua vita. Daniele Bossari ha sofferto di depressione e ha voluto raccontare questa drammatica malattia in questo libro, con la speranza che la sua testimonianza possa essere d’aiuto e di sostegno per tutti coloro che sono affetti da questo “mostro”.

Spero che il mio libro possa aiutare molte persone

Emozionato e con il cuore a mille, Daniele Bossari fa il suo ingresso nello studio di Verissimo, ospite di Silvia Toffanin. La vita del conduttore è stata attraversata da grandi successi ed immense fragilità, una su tutte il terribile dramma della depressione. Nel libro da lui scritto, La faccia nascosta della luce, il conduttore racconta questa sofferenza: “Questo è proprio un viaggio, è stato difficile realizzare questo libro che ripercorre tutti i momenti della mia vita. È nato tutto con l’esperienza del Grande Fratello. Sono uscito e sono stato inondato dall’affetto delle persone, volevano saperne di più di me perché la depressione è qualcosa che riguarda moltissime persone. Spero che questo libro possa aiutare molte persone“.

Problemi di insicurezza

Daniele Bossari racconta che il dramma della depressione è nato da un’insicurezza di fondo che lo ha da sempre caratterizzato, come racconta: “Non mi sono mai visto bene, mai reputato un figo, quindi questa insicurezza all’inizio non mi creava problemi. Poi queste critiche e il giudizio delle persone hanno iniziato a darmi problemi. È cominciato tutto nel 2002 con il giudizio di un critico televisivo che mi ha fatto a pezzi, mi disse che dovevo sbrigarmi percé la bellezza dell’asino svanisce e io ero una nullità che non lasciava alcun segno nel pubblico. Ho capito in quel momento che non potevo piacere a tutti. Prima la mia simpatia era naturale e spontanea. L’insicurezza mi ha fatto capire che forse dovevo modificare il mio atteggiamento, ma se ero sempre felice, cosa dovevo fare? A quel punto ho iniziato un processo lentissimo che è durato anni, ed è iniziata una crisi profonda“.

Il dramma della depressione

Il racconto di Daniele Bossari prosegue sul filo delle emozioni e di rivelazioni inaspettate. L’insicurezza lo ha portato a cambiare il suo stile di vita: “Il telefono non squillava più perché io mi sono fatto terra bruciata, mi sono rinchiuso in me stesso. Dopo molti tentativi, anche l’amico più caro desiste. Ed è a quel punto che mi sono ritrovato in un totale isolamento e in quel periodo esclusi anche la mia compagna e la mia famiglia. Dormivo di giorno e vivevo di notte. Non volevo dormire per paura dei miei fantasmi e dei miei vampiri. Non riuscivo ad andare a letto presto quindi aspettavo l’alba per finalmente tranquillizzarmi e andare a letto quando la mia famiglia si alzava. In tutto questo ci sono Filippa e Stella. Io stavo chiuso nel mio studio ed arrivai a mettere un allarme nel telefono per dirmi che dovevo andare a letto. Nella giornata io cercavo di mantenere il controllo agli occhi di mia figlia, cercavo di essere il più presente possibile chiedendole come andava a scuola. Bevevo tanto nei momenti di crisi più acuta, sono arrivato ad una bottiglia e mezzo di whisky al giorno. Filippa non se ne accorgeva e rimase sorpresa nello scoprire tutto quanto“.

Il tentativo di suicidio

Il periodo della depressione ha lasciato spazio, successivamente, ad un pensiero estremo: l’ipotesi di suicidio. Il conduttore racconta come, una sera, tentò di togliersi la vita: “Visto che non riuscivo a trovare una soluzione, ho cominciato a pensare di eliminarmi. Forse la cosa meno dolorosa per tutti è uscire di scena dalla vita. Adesso me ne vergogno nel dirlo perché ho rispetto di chi non è riuscito ad attraversare questo passaggio. Il pensiero però era quello, pian piano tornava sempre. Allora iniziai ad immaginarmi come, i dettagli. Una sera stava piovendo, a casa ero da solo e ad un certo punto è suonato l’allarme ed ero impanicato. Sono uscito e non c’era nessuno. Di fronte casa c’era un cantiere e lì scavalcai la recinzione, mi sono arrampicato e ho cominciato a mettermi in bilico su una trave. Lì ho capito che l’ipotesi stava per diventare reale. A quel punto sono sceso, mi sono richiuso in casa ed è lì che c’è stato il risveglio. Guardandomi allo specchio ho sentito un urlo uscire dal più profondo della mia anima. Dentro di me ho iniziato a dirmi: che c***o stai facendo? Poi mi sono risciacquato, e lì è scattato qualcosa in me e da lì è iniziata tutta la ricostruzione“.

La rinascita al fianco dei suoi affetti

L’aiuto dei suoi affetti più cari è stato fondamentale per un percorso di rinascita travagliato ma che, alla fine, hanno portato Daniele Bossari ad essere un uomo nuovo: “Mi hanno aiutato le persone che mi sono state vicine, la mia famiglia, Filippa, Stella, l’aiuto di uno specialista, uno psicologo. Ma se non scatta qualcosa dentro di te non c’è scampo, deve scattare la forza di volontà in te. Questo schiaffo serve, è liberatorio per me e per tutte le persone che ne soffrono. Lì ho capito una cosa fondamentale: che noi in ogni istante scegliamo la nostra vita, scegliamo chi siamo. Se ti concentri sull’aspetto negativo e distruttivo, quello che ti circonda intorno sarà altrettanto distruttivo“.

 

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2019 18:53

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure