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Luca Barbareschi sul rinvio a giudizio: “Sono abbastanza abbacchiato”

Pubblicato: 30/11/2019 19:00

Negli ultimi giorni Luca Barbareschi è stato al centro delle polemiche per un caso giudiziario che l’ha recentemente coinvolto. L’attore, infatti, è stato accusato di traffico di finanziamenti illeciti destinati al Teatro Eliseo di Roma, di cui è direttore. Luca Barbareschi, in un’intervista di coppia con Lucrezia Lante della Rovere a Verissimo, racconterà a Silvia Toffanin la sua verità.

L’accusa a Luca Barbareschi

Nel 2015 Luca Barbareschi rilevò il Teatro Eliseo di Roma e ne divenne ufficialmente direttore. Ora, a distanza di 4 anni da quell’evento, per l’attore arriva l’accusa di aver illecitamente riscosso finanziamenti destinati all’edificio, per il quale è stato rinviato a giudizio. L’attore a Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin, sfoga tutta la sua amarezza: “Mi sento di dire che mi fa un po’ ridere perché sono l’unico che ha comprato un teatro in Italia. Lo gestisco, non c’è un contributo, ed ho ricevuto un rinvio a giudizio per traffico di raccomandazioni, una roba che non ha nessun senso. Oggi sono abbastanza abbacchiato, se mi avessero detto che 4 anni fa quando presi il teatro il risultato era avere un rinvio a giudizio…“.

Se qualcuno non farà qualcosa, il teatro chiuderà

Che ne sarà del Teatro Eliseo? La risposta arriva proprio da Luca Barbareschi. Il direttore della struttura, dopo essere stato rinviato a giudizio per traffico di finanziamenti illeciti, rivela che al momento la sua attività continuerà così come la stagione teatrale, che si concluderà ad aprile. Ma per l’attore queste accuse sono una ferita più dolorosa che mai: “Vengo da un successo di Polanski meraviglioso, ed arriva una tegola così importante? Iteatro, se qualcuno non farà qualcosa, chiuderà perché non voglio truffare il pubblico“. Poi, riferendosi allo spettacolo che metterà in scena all’Eliseo in compagnia di Lucrezia Lante della Rovere (anch’essa in studio a Verissimo), Luca Barbareschi fa un importante annuncio: “Il nostro spettacolo ci sarà, noi dobbiamo rispettare chi ha comprato i biglietti. La stagione finisce a fine aprile e poi sarò morto. Ma lo sanno benissimo tutti, tutti dicono che è una follia. Un po’ come l’Ilva. Noi lavoriamo: l’unica cosa che si può fare in questo mestiere è lavorare seriamente per il pubblico“.