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Le canzoni che non dimenticheremo degli anni 2010-2020

Pubblicato: 03/12/2019 09:27

“Dove le parole non arrivano… la musica parla” e visto che a dirlo era Beethoven possiamo fidarci e lasciare che sia proprio lei a raccontarci il decennio 2010-19 attraverso i brani che più abbiamo ascoltato, cantato e ballato.

2010

Tormentone indiscusso del 2010 e colonna sonora dei Mondiali di calcio, il ritornello e la coreografia ipnotica di Waka Waka hanno conquistato da subito milioni di persone, raggiungendo la vetta della classifica dei brani più ascoltati in Italia e nel mondo.

2011

Anno di gloria per la dance music, nel “discotecaro” 2011 ci scatenavamo sulle note di Mr. Saxobeat di Alexandra Stan, Danza Kuduro di Don Omar e Lucenzo, e Barbra Streisand di Duck Sauce. A commuoverci invece ci pensavano le più dolci musiche di Tiziano Ferro con la sua La differenza tra me e te e Adéle con Someone like you.

2012

Folle, colorato, incomprensibile e impossibile da dimenticare, il Gangnam Style di Psy è stato il vero dominatore del 2012. La “danza a cavallo” ha conquistato grandi e piccini, ispirato flashmob in tutto il mondo e ha fatto incetta di record. Il video del brano è stato il primo nella storia a raggiungere il miliardo di visualizzazioni su Youtube ed è stato il più visto sulla piattaforma fino al 2017, raggiungendo le prime posizioni nelle classifiche di ascolti in quasi tutti i Paesi del mondo e conquistando addirittura svariati Guinness World Record.

2013

Il 2013 è stato l’anno di Miley Cirus e della sua Wrecking Ball, il brano con cui la giovanissima cantante e attrice ha deciso di rompere col passato, svestire definitivamente i panni della docile Hannah Montana e trasformarsi nella provocatoria artista che è oggi.

2014

Alzi la mano chi non ricorda Happy di Pharrell Williams: il re dei tormentoni del 2014 è stato colonna sonora dell’amatissimo Cattivissimo Me 2, primo in classifica in tutto il mondo e candidato anche ai premi Oscar come miglior canzone. Un successo amplificato dalla condivisione sfrenata sui social network di video in cui mostrare il proprio personalissimo motivo per essere “happy”.

2015

E poi venne Alvaro Soler. L’esordio musicale del cantautore spagnolo è stato di quelli che non si dimenticano. La sua hit estiva El mismo sol ha conquistato al primo ascolto le orecchie e i cuori degli italiani, lanciandolo verso un successo che non ha più smesso di crescere.

2016

“Col trattore in tangenziale…” Rovazzi ci ha mandato tutti a comandare, riuscendo a farci sentire a nostro agio scuotendo le spalle in maniera abbastanza bislacca. Era il 2016 e il giovane Fabio portava il tormentone estivo a livelli forse mai visti fino a quel momento: sia che fossimo in spiaggia, in auto, o in ciabatte nel locale, era sempre un buon momento per andare a comandare.

2017

Annata di grandi successi, il 2017 è stato l’anno dell’esplosione di Ed Sheeran che ha conquistato orde di giovani e meno giovani con la sua Shape of you. Ma è in Italia che la bagarre per il ritornello più cantato è stata altissima: Gabbani con il suo Occidentali’s Karma si alternava scientificamente a Pamplona di Fabri Fibra, Riccione dei Thegiornalisti e Senza pagare dell’ai tempi solido duo J-Ax-Fedez.

2018

L’anno in cui Calcutta ci ha ricordato che “la Tachipirina 500 se ne prendi due diventa mille…”.
Dopo l’imbarazzo della scelta dei mesi precedenti, il 2018 lo ricorderemo soprattutto per la voglia di Una vita in vacanza de Lo Stato Sociale e l’appello Torna a casa dei Maneskin per la dolce Marlena.

2019

Mambo, Mambo Salentino ovunque, non conta Dove e Quando, l’importante è Non avere paura di ballare, Con calma, magari a Ostia Lido e poter dire alla fine Mi sento bene. Anno di Soldi, Rolls Royce, di Ultimo che vorrebbe essere primo, di Irama che fa l’Arrogante, anno di trap, di rap, di indie, di pop, anno in cui possiamo dimenticarci di questi dieci anni e finalmente ascoltare Battisti su Spotify.