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Unicredit annuncia 8000 tagli del personale, i sindacati insorgono

Pubblicato: 04/12/2019 10:30

Nella giornata di ieri, Unicredit ha annunciato quali saranno i piani del gruppo bancario per il prossimo futuro. Si parla di tagli per 8000 dipendenti e la chiusura di oltre 450 filiali, la maggior parte in Italia. Contro la strategia annunciata si sono scagliati i sindacati.

In Italia il 78% dei licenziamenti totali

Ai Capital Markets Day di Londra Unicredit, nella figura del suo ceo Jean Pierre Mustier, ha annunciato le strategie future del gruppo bancario. Come riportato da Ansa e Corriere della Sera, nel triennio 2020-2023 Unicredit punta a creare 16 miliardi di valore per gli azionisti. Tutto questo però con un grave costo per migliaia di dipendenti.
Sono infatti 8000 gli esuberi annunciati e 450-500 le filiali che chiuderanno tra Germania, Austria e Italia. Proprio il nostro Paese subirà la quota peggiore dei provvedimenti: il 78% del totale graverà infatti sull’Italia, con quasi 6.000 dipendenti a rischio licenziamento.

Puntano a 5 miliardi di utile

L’obiettivo dell’azienda per questo piano di ottimizzazione delle filiali, non è solo la crescita di valore azionario, ma anche la creazione di un’utile di 5 miliardi entro il 2023.
Sull’impatto dei licenziamenti e prevedendo la possibile reazione dei sindacati, si è espresso il ceo Jean Pierre Mustier. “Vogliamo prima discutere con loro – le parole riportate dal Corriere della Sera – Non diamo dettagli su dove saranno, nel piano precedente abbiamo fatto i tagli in modo socialmente responsabile e continueremo a farlo“.

La dura replica dei sindacati

Inevitabile e attesa la replica dei sindacati. Le segreterie nazionali del gruppo Unicredit hanno rilasciato una nota congiunta in cui criticano aspramente la strategia proposta. Questa, si legge nella nota, sarebbe “orientata esclusivamente a creare utili attraverso contrazioni del costo dei propri dipendenti“.
Sullo stesso tono si è espresso il Segretario della CIGL, Maurizio Landini. “Il lavoro non può più essere considerato una merce che si prende quando serve e si butta quando fa comodo” si legge nel comunicato rilasciato sul sito.

8 mila licenziamenti, ma 4,3 miliardi di utile

Landini, nella nota diffusa dalla CGIL, sottolinea come l’annuncio di Unicredit degli 8000 esuberi arrivi dopo un utile di 4,3 miliardi nei primi 9 mesi dell’anno. “Questo nn è fare impresa, è essere irresponsabili” ha dichiarato. Invita quindi il gruppo bancario a ritirare immediatamente il piano strategico e il governo ad attuare politiche industriali che evitino queste situazioni. “Chi lavora, chi rischia di perderlo, chi è sfruttato, chi lo cerca e riceve solo risposte inaccettabili o illecite non ha più pazienza” conclude Landini.

Immagine in evidenza: Gaetano Virgallito (Flickr) / Dimensioni modificate

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