Si preannuncia un dicembre da record per il fisco italiano: durante l’ultimo mese dell’anno si concentreranno alcune delle scadenze più importanti, in grado di tradursi in significative entrate per le casse dello Stato. Come riporta Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nella pagina economica de Il Corriere della Sera, le cifre potrebbero superare quelle di un anno fa. “La raccolta del mese supererà di molto i 50mila milioni di euro visto che già lo scorso dicembre li ha sfiorati. E ciò anche per la concentrazione delle scadenze, molte cadenti a fine anno”. La prima data fatidica è stata il 2 dicembre, con il saldo degli acconti 2020 di tutte le imposte dirette e la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Rottamazione, Imu e Tasi
Prevista per il 2 dicembre anche la rata della Rottamazione-ter, il provvedimento che prevede la possibilità estinguere i debiti contenuti nelle cartelle di pagamento senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. In questo caso, però, esiste una tolleranza di 5 giorni, quindi è possibile pagare fino al 9 dicembre (essendo il 7 un sabato). Un’altra data calda sarà quella del 16 dicembre, che vedrà milioni di italiani chiamati a pagare Imu e Tasi, ma anche imprenditori e professionisti effettuare il versamento della liquidazione Iva mensile. A tutto ciò si andranno ad aggiungere, per le aziende, gli altri versamenti mensili di contributi e ritenute sulle retribuzioni dei dipendenti.
L’esigenza di un nuovo calendario fiscale
Gli ultimi due appuntamenti di dicembre cadono il 27 e il 31: nel primo caso si tratterà dell’acconto dei versamenti Iva per il 2020, mentre il secondo riguarderà la scadenza per la presentazione della dichiarazione Imu. La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro sottolinea che questa sequenza di scadenze ravvicinate, definita come un vero e proprio “ingorgo”, rischia di essere particolarmente gravosa per i cittadini. “L’idea di creare un calendario fiscale – spiega Rosario De Luca – che tenga conto delle esigenze di cassa dello Stato, ma che nel contempo sia anche più a misura dei contribuenti e dei professionisti è sempre attuale e andrebbe concretizzata”.