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Segregata in un pollaio e violentata: la difesa del cognato

Pubblicato: 11/12/2019 09:53

Della terribile vicenda denunciata da una donna di 53 anni e venuta a galla qualche giorno fa, si era molto parlato. La 53enne aveva raccontato di essere stata sequestrata in un pollaio e violentata dal cognato per un mese. Alla fine sarebbe riuscita a scappare. Il cognato, un uomo di 55 anni, ha risposto al gip nell’interrogatorio in carcere a Sollicciano.

La difesa del cognato

Non ho violentato mia cognata, non l’ho nemmeno sequestrata. Veniva qui di sua volontà“, avrebbe detto il 55enne al gip durante l’interrogatorio. Il suo avvocato, Ronaldo Iorio, ha spiegato all’Adnkronos: “La magistratura sta indagando e aspettiamo la conclusione delle indagini per poi decidere qualsiasi strategia difensiva“. L’uomo avrebbe anche un precedente simile: sarebbe già stato arrestato nel 2016 per una vicenda simile ai danni di un’altra donna, rivela l’Adnkronos.

Il racconto della donna

Il terribile fatto sarebbe cominciato i primi di settembre. L’uomo avrebbe attirato con una scusa l’ex cognata che, entrata in un capannone adibito a pollaio, sarebbe stata picchiata violentemente con un tubo, per poi legarla ad una branda. Lì sarebbe stata obbligata a scrivere dei messaggi per annunciare un trasferimento, in modo che nessuno la cercasse. La 53enne sarebbe stata prima tenuta prigioniera per giorni e liberata solo per nutrirsi di acqua e biscotti, durante la prigionia sarebbe stata vittima di numerose sevizie e violenze sessuali. La donna sarebbe poi riuscita a scappare nel bosco per poi chiedere aiuto.

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2019 09:58