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Catania, tenta di uccidere il figlio disabile: arrestata una madre 54enne

Pubblicato: 13/12/2019 10:46

Di queste ora la tragica notizia che i Carabinieri hanno arrestato una donna di 54 anni con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Avrebbe infatti cercato di uccidere il figlio 20enne, affetto da una grave disabilità. A salvarlo, l’intervento dei Carabinieri su segnalazione della badante.

Il dramma a Catania

L’Adnkronos, riporta che la Procura di Catania ha messo agli arresti domiciliari una madre 54enne, accusata di aver cercato di uccidere il figlio di 20 anni, affetto da un grave ritardo mentale e tetraparesi spastica. La vicenda, resa nota in queste ore, racconta tutto il dramma avvenuto a Catania: la donna avrebbe prima chiuso fuori sul balcone la propria anziana madre, quindi cacciato di casa la badante della stessa.
Proprio questa si sarebbe rivolta ai Carabinieri, denunciando quanto stava accadendo nella casa. Al loro arrivo, una scena terrificante.

Ha cercato di soffocarlo con della carta imbevuta

Quando i militari sono intervenuti sul posto allertati dalla badante, riporta Adnkronos, hanno visto l’anziana signora chiusa sul balcone e tremendamente spaventata. Dentro la casa, il giovane 20enne stava avendo una grave crisi respiratoria. Nella sua bocca, riportano le fonti, c’era della carta imbevuta di profumo che lo stava facendo soffocare. In aggiunta a questo, che la madre gli avrebbe dato anche un intero flacone di Valium. Dopo aver tolto la carta, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno potuto indurre il ragazzo paralizzato al vomito e consentirgli così di respirare meglio.

Il giovane è salvo, la madre agli arresti

L’azione dei Carabinieri, unitamente a quella dei soccorritori del 118 arrivati sul posto, hanno evitato la morte del 20enne disabile. Adnkronos riporta che i militari hanno richiesto e ottenuto dal giudice l’emissione di una misura cautelare nei confronti della madre 54enne. Per la donna è stato richiesto un T.S.O (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e gli arresti domiciliari. Al momento si troverebbe presso una Comunità Terapeutica Assistita.
La natura del dramma, farebbe infatti pensare ad un momento di difficoltà o poca lucidità della donna, che costituirebbe un pericolo per sé e per gli altri tanto da rendersi necessario il trattamento. Ora la Procura Distrettuale la sta indagando per il reato di tentato omicidio aggravato.


Ultimo Aggiornamento: 19/11/2021 14:44