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Vercelli, sequestrata casa famiglia: non ha denunciato violenze sessuali di gruppo

Pubblicato: 13/12/2019 15:27

Di questa mattina la notizia che la Polizia di Vercelli è intervenuta per sequestrare una casa famiglia a Caresana. Da quanto riferito dalle forze dell’ordine stesse, gli educatori della struttura non avrebbero denunciato alcune violenze sessuali di gruppo avvenute nella stessa. Le vittime sarebbero giovani ragazze.

Sequestro preventivo della casa famiglia

Il blitz è iniziato all’alba, quando gli agenti della Squadra Mobile di Vercelli hanno disposto il sequestro preventivo per una casa famiglia di Caresana. La Procura di Vercelli ha coordinato l’operazione nel piccolo paesino di provincia e, come riportato da un tweet della Polizia, ha interessato 5 educatori.
Tante sono le persone della struttura cui la Procura ha imposto il divieto di attività professionale a contatto con minore. Gli stessi, riporta la Polizia, avevano “omesso di far relazione su presunte violenze sessuali di gruppo avvenute nella struttura“.

La vittima sarebbe una ragazza 16enne

L’agenzia Adnkronos ha riportato poi nel dettaglio il contenuto dell’indagine, sulla quale la Procura starebbe indagando dalla scorsa primavera. Protagonista della sfortunata vicenda una giovane 16enne ospite della struttura. La giovane, viene riportato, si era allontanata dalla casa famiglia a seguito di numerosi episodi di violenza fisica e verbale.
A compiere tali violenze, riporta Adnkronos, sarebbero stati alcuni ospiti minorenni della casa famiglia: si sarebbe arrivati anche a violenze sessuali di gruppo. La misura cautelare contro gli educatori sarebbe dettata dal fatto che questi erano consci di quanto fosse successo, ma non avrebbero poi agito per proteggere la giovane 16enne.
Secondo quanto riporta Adnkronos ci sarebbe poi una seconda vittima di 15 anni, anch’essa vittima di violenze e costretta a restare isolata per paura di quello che sarebbe potuto succedere.

Trovati anche diari in cui si raccontano le violenze

Sempre Adnkronos riferisce che la Polizia avrebbe trovato alcuni diari scritti dalle vittime, in cui si evince che gli educatori (4 donne e 1 uomo di età compresa tra 28 e 52 anni) erano pienamente coscienti di quanto succedesse all’interno della casa famiglia. Richieste di aiuto e denunce che non sarebbero però state accolte e a confermarlo ci sarebbero anche delle intercettazioni. Nella conferenza stampa riportata da Adnkronos, viene anche riportato che una delle educatrici avrebbe incolpato la giovane vittima, dicendo che si vestiva in modo troppo spinto.
Adesso, queste persone sarebbero indagate per l’omissione dei reati di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo aggravata in concorso.

Le parole del sindaco di Caresana

Alcune fonti locali riportano la reazione del sindaco Claudio Tambornino, che avrebbe saputo dell’operazione di Polizia proprio questa mattina. “Al di fuori del sottoscritto, nessun altro dipendente comunale fosse al corrente di quanto sarebbe accaduto. E, a dire il vero, anche a me era stato chiesto di mantenere il massimo riserbo sull’indagine” si legge su alcuni quotidiani locali. “Tutto quanto mi è stato dato a sapere dagli inquirenti – precisa quindi – è stata l’assicurazione che la casa famiglia sarebbe stata chiusa e i ragazzi trasferiti altrove“.
Sulla struttura coinvolta nell’inchiesta e nel provvedimento, specifica: “La casa famiglia è una struttura completamente privata e il Comune di Caresana non riveste alcun ruolo attivo“. Una posizione precisata anche in un post su Facebook di qualche ora fa.