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Preti pedofili: il papa abolisce il segreto pontificio sugli abusi

Pubblicato: 17/12/2019 13:40

Addio al segreto pontificio sui reati di pedofilia commessi da uomini della Chiesa. Lo ha stabilito Papa Francesco, con una decisione dal sapore storico contenuta nel “Rescriptum ex audientia” sulla riservatezza delle cause. Le novità vanno a innestarsi nella cornice della posizione di tolleranza zero sugli abusi che hanno macchiato il Vaticano e sollevato scandali in tutto il mondo.

Pedofilia: stop al segreto pontificio

Svolta storica di Papa Francesco sui reati di pedofilia commessi da esponenti del clero. Bergoglio è intervenuto sul tema con un “Rescriptum ex audientia” sulla riservatezza delle cause e sulla modifica delle norme per i casi più gravi.

Cosa cambia? Il segreto pontificio sui casi in questione viene derubricato a segreto d’ufficio, ma non solo. Bergoglio apre ai laici per il ruolo di avvocato o procuratore e innalza a 18 anni l’età massima delle vittime di pedofilia e pedopornografia (finora fissata a 14 anni).

La svolta di Bergoglio

Da oggi cambiano parecchie cose in materia di trattamento interno dei procedimenti per pedofilia: denunce, processi e decisioni sui casi di abusi sui minori non sono più coperti dal segreto pontificio.

Questa novità riguarda anche situazioni in cui le condotte contestate siano commesse in concorso con altri delitti. Inoltre, sarà libero da vincolo del silenzio chiunque segnali, come testimone o parte offesa, un reato di natura sessuale.

Uno dei punti più importanti riguarda il fatto che il reato di pedopornografia, secondo le nuove istruzioni contenute nei documenti firmati dal Pontefice, si configura fino al 18° anno d’età dei soggetti ritratti nelle immagini.

Nello specifico – stando a quanto riportato da Adnkronos che cita alcuni passaggi dei 2 rescripta per le cause sugli abusi sui minori – escono dalla ‘bolla’ del segreto pontificio le questioni inerenti ad “abuso di autorità nel costringere ad atti sessuali, abuso sessuale di minori o di persone vulnerabili, occultamento di queste condotte in inchieste ecclesiastiche, reati di pedofilia con minori o con soggetti incapaci, reati di pedopornografia che abbiano per oggetto giovani al di sotto dei diciotto anni“.

Il segreto pontificio implica un grado di elevatissima riservatezza, spesso fortezza in cui si sono insinuati episodi dai contorni terribili. Il primo dei 2 rescritti è immediatamente esecutivo, il secondo entrerà in vigore dal 1° gennaio 2020.

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2019 14:06