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Sanità: da settembre 2020 abolito il superticket di 10 euro

Pubblicato: 20/12/2019 11:49

Approvata l’abolizione del superticket sanitario: dal 1° settembre 2020 sarà cancellato il balzello dei 10 euro sulle impegnative mediche.
Questo è il risultato del lavoro e della costanza del Ministro della Salute Roberto Speranza.

Il Ministro Speranza contro le diseguaglianze

Speranza si era ripromesso ed aveva promesso ai cittadini di giungere al superamento di suddetto superticket che, secondo quanto riporta lo stesso ministro: “Non consente a troppi cittadini di accedere al servizio sanitario” ed aggiunge: “al Consiglio dei Ministri abbiamo scritto per la prima volta che il superticket è sbagliato, produce diseguaglianze e quindi ci impegniamo a superarlo“. Il Ministro della Salute ed il Presidente del Consiglio hanno comunicato che per la riduzione del superticket sono stati stanziati circa 160 milioni nel 2020.

Cos’è il superticket

Il superticket sanitario regionale consiste in una tassa di 10 euro che i contribuenti devono pagare alle Regioni che lo hanno applicato, per poter effettuare le visite mediche specialistiche o gli esami di laboratorio di cui hanno bisogno. L’introduzione di questo superticket sanitario era avvenuta, inizialmente, per far fronte al taglio dei trasferimenti verso le amministrazioni locali, e quindi per garantire alle Regioni maggiori entrate.

Le novità dal 2020: il Ddl Sanità

Il Ddl Sanità 2020, collegato al decreto fiscale 2020, prevede il riordino dei ticket in base al principio di progressività. Nello specifico, secondo quanto ha riportato l’Ansa, il costo dei ticket sanitari per le prestazioni specialistiche, di laboratorio e di diagnostica strumentale dipenderà dal costo delle prestazioni e dal reddito familiare equivalente, vale a dire dal reddito del nucleo familiare fiscale in rapporto al numero dei componenti del nucleo familiare. Ma vi è un’ulteriore novità: verrà stabilito un importo come limite massimo annuale di spesa. Una volta raggiunto e superato tale importo, l’assistito non dovrà più partecipare alla spesa sanitaria. Pertanto, da settembre 2020 non sarà più necessario pagare i 10 euro per il superticket sanitario e ciò consentirà di accedere al servizio sanitario anche a quella gran parte di cittadini che non disponevano delle risorse economiche sufficienti per farlo.

Cure mediche garantite a tutti

Il Ministro Speranza esprime tutto il suo entusiasmo per il risultato raggiunto attraverso il Patto con le Regioni, che non veniva approvato dal 2014. E, in un’intervista pubblicata sulla pagina ufficiale di Articolo Uno, Speranza aggiunge: “Voglio un Servizio Sanitario Nazionale a cui acceda sia un miliardario sia una persona in difficoltà economiche. Non promuoverò mai un provvedimento che colpisca i ceti medi“. Inoltre, continua: “L’obiettivo è un bilanciamento generale che aiuti chi è più debole ad accedere alle cure e che ponga la massima attenzione affinché neanche i ceti medi siano penalizzati“.