Truffe ed estorsioni, tentate e consumate, ai danni di case di riposo e asili nido: è questa la sintesi delle accuse mosse nei confronti di 16 persone, colpite in queste ore da altrettante misure cautelari, secondo un’inchiesta della Procura di Potenza. A eseguire le ordinanze, tra Torino e Catania, i carabinieri del Comando provinciale del capoluogo lucano.
Truffe ed estorsioni a case di riposo e asili nido
Estorsione, autoriciclaggio e truffa: sono le ipotesi di reato sviluppate nell’ambito di un’articolata inchiesta della Procura di Potenza su presunte truffe a case di riposo e asili nido.
I carabinieri del Comando provinciale del capoluogo lucano, secondo quanto riportato dall’Ansa, avrebbero eseguito le ordinanze in questione tra le città di Torino e Catania, con indagini che si muoverebbero in una rete tentacolare di presunti illeciti in tutta Italia.
L’ipotesi degli inquirenti
Secondo quanto emerso, gli inquirenti sospetterebbero una trama estorsiva e minatoria contro responsabili degli istituti in questione, da tempo nel mirino delle indagini.
Questi ultimi sarebbero stati indotti al versamento di soldi, su diverse carte di credito, dietro minaccia di non ricevere più contributi regionali o ministeriali.
Secondo quanto riportato da Rai News, le persone raggiunte da misura cautelare sarebbero ritenute responsabili, a vario titolo, di circa 150 truffe ed estorsioni ai danni di diverse strutture per anziani e bambini.
Ai responsabili delle strutture truffate, stando alle notizie finora emerse, sarebbe stato prospettato l’annullamento dei contributi in caso di mancato pagamento delle somme richieste, da versare su carte intestate a ignoti. I militari del Comando provinciale di Potenza avrebbero eseguito le misure cautelari all’alba. Le indagini vanno avanti.
La notizia arriva a poche ore da un’imponente operazione dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, che ha inflitto un durissimo colpo alla ‘ndrangheta: 334 arresti – tra cui figure di spicco della politica – e un totale di 416 indagati con accuse che vanno dall’omicidio all’associazione mafiosa, dall’estorsione all’usura, dalla fittizia intestazione di beni al riciclaggio e altri reati aggravati dalla modalità mafiosa.