Di queso decennio, oltre alle innovazioni tecnologiche, ai cambiamenti sociali e ai nuovi scenari politici ed economico-culturali, resterà anche se non soprattutto l’impatto che il nostro modo di vivere ha avuto sul pianeta, con conseguenze che preoccupano sempre più persone.
Un pianeta a rischio
Il decennio che si sta concludendo è stato drammatico dal punto di vista ambientale e il cambiamento climatico, con le sue conseguenze, è ogni giorno di più portato all’attenzione del dibattito pubblico.
Mai come in questi ultimi dieci anni è stata alta l’attenzione della popolazione mondiale sulle condizioni di salute della Terra, anche se non soprattutto per i drammatici effetti che all’ordine del giorno si manifestano davanti ai nostri occhi.
Animali estinti, mari inondati dalla plastica e dai rifiuti, fenomeni meteorologici violenti e atipici, salute dell’ecosistema e dei suoi abitanti messa a rischio per l’inquinamento: tutto questo ci pone davanti alle nostre responsabilità sociali e di specie e richiede una presa di coscienza forte ed immediata su come agire.
Cambiare ora o (forse) mai più
Portavoce e simbolo di questa nuova crescente lotta per porre alla stessa attenzione le istituzioni pubbliche, è Greta Thunberg, 16enne svedese impegnata a chiamare a raccolta le voci di migliaia di cittadini di tutto il mondo per ottenere cambiamenti e risposte istituzionali e politiche.
A seconda di come agiremo, delle scelte che verranno fatte a livello individuale e collettivo, potremo ricordarci di questi anni come un periodo nero per il pianeta, ma che abbiamo saputo affrontare e superare, o come l’ultima occasione persa per garantirci un futuro più “verde”, eco-sostenibile e sicuro. A noi l’ardua sentenza.